Da ieri è online un blog parallelo a quello che state leggendo. Si chiama Invisibili ed è una nuova opportunità per dar voce e visibilità a tutti noi. Non sarà un doppione: vi troverete contributi differenti, pensieri e riflessioni di un team di persone, giornalisti e non. L’impegno personale è quello di portare avanti entrambi – forse mi considererete un po’ romantico, ma mi sono affezionato a queste pagine piene di “nugae”, di piccole riflessioni e di rilanci di iniziative, servizi e idee dedicate a noi disabili.
Il blog è cresciuto e sta finalmente prendendo la forma che volevo. Sta lentamente diventando un tavolo su cui discutere, permettetemi la definizione, tra amici. Un tavolo su cui venire bonariamente ripreso da mamme e papà, come è avvenuto per il mio commento sul libro di Verga – promesso Mammaxxl lo rileggerò con più attenzione – o raccogliere i vostri sfoghi e le vostre storie. Siete diventati i miei compagni di viaggio… compagni a cui chiedo di aiutarmi ad approfondire le tematiche ci ci riguardano.
Intanto vi posto l’attacco dell’altro articolo… ditemi che ne pensate.
Grazie
sf
Di ritorno da un viaggio ho rotto la carrozzina. Considerando che non cammino e questa compagna di viaggio rappresenta le gambe che non posso utilizzare, direi che è stata una mezza tragedia. Tra visite fisiatriche e tecniche in cui accertare la rottura della sedia a rotelle, procedure dell’Asl per la riassegnazione di una nuova carrozzina, sono trascorsi quasi quattro mesi. Da giugno a settembre.