Bucare il video, mettere il proprio volto e la propria passione davanti alla telecamera per commentare la giornata sportiva. Il sogno di tanti. Il sogno di Matteo Caronni, 25 anni, di fede juventina. Non ne abbiano a male gli altri, gli invidiosi della “fortuna” di trovarsi a lavorare con il gioco del pallone, i tifosi delle altre squadre perché per arrivare lì Matteo ha vinto una delle sfide più grandi della sua vita: ha portato davanti al mondo degli spettatori la sua disabilità.
La malattia genetica che lo inchioda alla carrozzina è di quelle che spaventano. Si chiama Amiotrofia spinale, in breve Sma, una bestia che comporta un gravissimo handicap, che lentamente mangia la sua forza muscolare. In altre parole Matteo diventa sempre più fragile con il passare del tempo. Eppure ha accettato la sfida, e con lui la truppa di Telelombardia, e ora è uno dei compagni della domenica degli italiani. Senza lagnarsi della vita da diversamente cronista sportivo.