Disabili

L’aeronautica porta 70 disabili alla festa dei giovani di Madrid

Ecco una bella storia che mi lascia un po' perplesso. Bella perché 70 diversamente abili hanno potuto partecipare alla Giornata mondiale della Gioventù che si tiene a Madrid. E questo perché l'aeronautica militare ha messo a disposizione un C-130. «Un'esperienza indimenticabile, unica che non scorderò mai», ha commentato Roberto, 36 anni di Modena e referente dell'Unitalsi di Modena, uno dei passeggeri speciali a bordo del C-130 dell'aeronautica militare messo a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha permesso a circa 70 giovani disabili di cui 8 deambulanti e volontari dell'Unitalsi di partecipare a Madrid alla Gmg.  

Ecco una bella storia che mi lascia un po’ perplesso. Bella perché 70 diversamente abili hanno potuto partecipare alla Giornata mondiale della Gioventù che si tiene a Madrid. E questo perché l’aeronautica militare ha messo a disposizione un C-130. «Un’esperienza indimenticabile, unica che non scorderò mai», ha commentato Roberto, 36 anni di Modena e referente dell’Unitalsi di Modena, uno dei passeggeri speciali a bordo del C-130 dell’aeronautica militare messo a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha permesso a circa 70 giovani disabili di cui 8 deambulanti e volontari dell’Unitalsi di partecipare a Madrid alla Gmg.

 


«All’inizio quando siamo saliti sull’aereo, c’era un po’ di timore – ricorda Roberto – ma l’attenzione dei militari è stata assoluta e ha permesso ai giovani di tranquillizzarsi e godersi un volo del tutto particolare. Addirittura i militari si sono anche commossi quando i nostri amici disabili gli hanno regalato una maglietta dell’Unitalsi realizzata proprio per la Gmg di Madrid».

Gruppo San Donato

«Arrivati all’aeroporto civile di Madrid – spiega Roberto – la compagnia di bandiera spagnola, l’Iberia d’accordo con l’Ambasciata italiana in Spagna ha provveduto a riservare addirittura un intero terminal attrezzato per disabili, per consentire tutte le operazioni di sbarco».

Ora, però, mi chiedo era proprio necessario? Questo giochino temo sia costato ai contribuenti italiani migliaia di euro che avrebbero sì essere spesi per i disabili, ma in maniera più intelligente. Si taglia sul sociale e poi si “sprecano” i soldi in questa maniera. Quanti ausili e quante cure potevano essere erogate con la stessa cifra?

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