Ventuno scudetti, 12 coppe Italia, 4 Supercoppe italiane, 3 Coppe dei Campioni, quarto posto nel ranking europeo. Sono questi i titoli conquistati sul campo dal Santa Lucia Basket, la squadra di pallacanestro dei diversamente abili più forte d’Italia. Ma nonostante questo non c’è più una proprietà che la sostenga.
Inutile dire che non si tratta solo di sport per questi ragazzi e ragazze, ma anche di uno dei modi migliori per stare insieme e lottare: lo stare insieme, il partecipare alle gare, anche in trasferta, l’esercizio fisico, tutte cose fondamentali per la qualità della loro vita.
Il team è nato all’interno dell’Istituto di cura a carattere scientifico Santa Lucia di Roma, centro sanitario di eccellenza per la neurologia e la riabilitazione. Improvvisamente sono mancati i fondi regionali, nonostante nel tempo gran parte del mondo politico aveva speso belle parole per questa esperienza.
Ora sono i giocatori e le giocatrici del Santa Lucia ad autogestire la società di basket. Hanno acquisito la squadra, ceduta a titolo gratuito e si sono iscritti alla stagione 2016/2017. Da soli ovviamente non ce la possono fare. «Lo sforzo che stiamo facendo non ha solo un obiettivo agonistico – spiegano – si tratta di continuare a lavorare per veicolare come abbiamo sempre fatto valori sportivi e di inclusione sociale».
Di qui l’idea di lanciare un crowdfunding, ovvero una raccolta di fondi via internet per chiedere ai cittadini di dare una risposta concreta a tutti gli attestati di stima e solidarietà ricevuti negli ultimi mesi. Il crowdfunding è un fenomeno che si è diffuso negli ultimi anni, e permette a chiunque di partecipare a un’iniziativa in cui crede.
Tutto è estremamente chiaro e semplice: è sufficiente cliccare qui e donare quello che si può attraverso la propria carta di credito, con lo strumento del pay pal o con un bonifico bancario. Ogni donazione viene pubblicata con tanto di nome di chi ha fatto il versamento, con indicata la cifra e un eventuale messaggio.
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