Disabili

I sette principi del design universale

Chi sapeva che il telecomando e il pelapatate, due oggetti diventati di uso comune, sono nati per aiutare le persone con disabilità. Il primo è stato studiato per offrire a coloro che non poteva muoversi, allettati o disabili, l’opportunità di cambiare canale, quando ancora le tv avevano il tastierino dei canali integrato accanto allo schermo. Il secondo è stato progettato per chi aveva problemi alle dita. Oggi però sono nelle case di ciascuno di noi.

Chi sapeva che il telecomando e il pelapatate, due oggetti diventati di uso comune, sono nati per aiutare le persone con disabilità. Il primo è stato studiato per offrire a coloro che non poteva muoversi, allettati o disabili, l’opportunità di cambiare canale, quando ancora le tv avevano il tastierino dei canali integrato accanto allo schermo. Il secondo è stato progettato per chi aveva problemi alle dita. Oggi però sono nelle case di ciascuno di noi.

Il design universale non è un sogno, tutt’altro e lo dimostrano gli studi dal The center for Universal design della North Carolina State University che ha studiato e pubblicato i sette principi universali da rispettare nel disegnare un oggetto, un mobile o una casa.

Gruppo San Donato

Principio 1 – Equità – uso equo: utilizzabile da chiunque.
Principio 2 – Flessibilità – uso flessibile: si adatta a diverse abilità.
Principio 3 – Semplicità – uso semplice ed intuitivo: l’uso è facile da capire.
Principio 4 – Percettibilità – il trasmettere le effettive informazioni sensoriali.
Principio 5 – Tolleranza all’errore – minimizzare i rischi o azioni non volute.
Principio 6 – Contenimento dello sforzo fisico – utilizzo con minima fatica.
Principio 7 – Misure e spazi sufficienti – rendere lo spazio idoneo per l’approccio e l’uso.

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