Disabili

A Palazzo Reale tra Modigliani e Berengo Gardin

Quanto è bella Milano in pieno agosto? Quando trovi parcheggio dietro piazza del Duomo alle cinque del pomeriggio e puoi passeggiare distratto per le vie del centro. Non ha prezzo. Certo molti negozi sono chiusi - tranne qualcuno nelle vie dello shopping - ma finalmente la città diventa dei turisti e dei milanesi che vogliono osservarla con calma. Una passeggiata e poi una visita serale alle mostre d'arte a Palazzo Reale senza che una calca ti spinga innanzi. Ti prendi il tuo tempo, osservi con calma dalla giusta angolazione. Così mi sono gustato Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter e la personale del fotografo Gianni Berengo Gardin. La collezione di Jonas Netter, un collezionista scopritore di numerosi talenti, aperta fino all'8 settembre, è un’occasione per riscoprire il fascino bohémien di Modigliani e degli altri artisti maledetti del primo ’900. Una lunga cavalcata di 122 opere di un gruppo di pittori (tra cui è utile ricordare Soutine, Utrillo, Suzanne Valadon, Kisling) che operarono nel quartiere di Parigi Montparnasse e che risentirono e reinterpretarono le influenze di  grandi firme e rivoluzionari dell'arte pittorica come Toulouse-Lautrec, Gauguin, Van Gogh e Cézanne.

Quanto è bella Milano in pieno agosto? Quando trovi parcheggio dietro piazza del Duomo alle cinque del pomeriggio e puoi passeggiare distratto per le vie del centro. Non ha prezzo. Certo molti negozi sono chiusi – tranne qualcuno nelle vie dello shopping – ma finalmente la città diventa dei turisti e dei milanesi che vogliono osservarla con calma. Una passeggiata e poi una visita serale alle mostre d’arte a Palazzo Reale senza che una calca ti spinga innanzi. Ti prendi il tuo tempo, osservi con calma dalla giusta angolazione.

Così mi sono gustato Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter e la personale del fotografo Gianni Berengo Gardin. La collezione di Jonas Netter, un collezionista scopritore di numerosi talenti, aperta fino all’8 settembre, è un’occasione per riscoprire il fascino bohémien di Modigliani e degli altri artisti maledetti del primo ’900. Una lunga cavalcata di 122 opere di un gruppo di pittori (tra cui è utile ricordare Soutine, Utrillo, Suzanne Valadon, Kisling) che operarono nel quartiere di Parigi Montparnasse e che risentirono e reinterpretarono le influenze di  grandi firme e rivoluzionari dell’arte pittorica come Toulouse-Lautrec, Gauguin, Van Gogh e Cézanne.

Gruppo San Donato

La mostra del fotografo Gianni Berengo Gardin raccoglie 180 foto tra cui Morire di classe, realizzata su commissione di Basaglia, che indaga sulla drammatica situazione dei manicomi in Italia e un lavoro sugli zingari, una ricerca che ha portato il fotografo a vivere in tre campi nomadi. Completano la mostra gli scatti di Venezia e 40 foto che fermano momenti della vita di Milano. Resto un po’ perplesso però sulla scelta di mettere solo luogo e data nella didascalia della foto (alcune sbagliate ahinoi).

Per le persone con disabilità che volessero recarvisi mi permetto di suggerire di parcheggiare in via Agnello (4 parcheggi riservati ai portatori di handicap) e poi attraversare un pezzetto di corso Vittorio Emanuele II oppure in via Rastelli o via Pecorari (ci sono circa 4 parcheggi riservati) ed entrare dall’entrata posteriore. L’ascensore che porta al secondo piano, poco indicato a dir la verità, è collocato nel cortile interno all’angolo ovest.

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio