Quali sono tutti i sintomi del tumore al seno? Più della metà delle donne pensa che l’unico sintomo che possa predire un tumore al seno sia un nodulo. La notizia arriva da una ricerca dell’Università dell’Ohio negli Stati Uniti.
Conoscere invece tutti i sintomi è particolarmente importante per poter arrivare a una diagnosi precoce. È questa la parola d’ordine per riuscire a sconfiggere il cancro (ma anche la maggior parte delle malattie croniche). Oltre a partecipare agli screening di controllo raccomandati dal Sistema Sanitario Nazionale, è importante anche l’autoanalisi.
Nel corso della sua vita una donna ogni otto vivrà l’esperienza del tumore al seno. È quindi fondamentale tenere ben presente quali siano i sintomi di questa neoplasia. In troppi sono convinti che l’unica manifestazione sia il nodulo, ma non è così. I controlli sono molto importanti perché a volte questo tipo di tumore non ha sintomi e si può identificare solo attraverso una mammografia.
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Tumore al seno sintomi: i noduli
I noduli sono il primo sintomo che deve mettere in allerta, anche se nella maggior parte dei casi non si tratterà di tumore. Nonostante questo, i noduli non vanno mai sottovalutati. Appena ci accorgiamo della loro presenza, dobbiamo immediatamente rivolgerci al nostro medico di famiglia, che saprà indirizzarci verso gli esami opportuni. È buona regola procedere all’autopalpazione una volta al mese a partire dai 20 anni tra il 7° e il 14° giorno del ciclo. Qui ecco le indicazioni per fare l’autopalpazione in modo corretto.
Un nodulo scoperto tra le giovanissime non deve far pensare a un cancro. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di un tumore benigno. Basti pensare che meno del 5% dei tumori maligni al seno colpiscono le donne sotto i 40 anni. A 30 anni il rischio è dello 0,44%. Ci sono meno di 25 casi all’anno nelle donne in ogni fascia di età sotto i 30 anni. Devono farsi controllare anche gli uomini che scoprono un nodulo. Anche in questo caso l’incidenza è molto bassa, ma è meglio non rischiare.
Tumore al seno sintomi: cambiamenti nella forma
Tutti i cambiamenti della mammella devono essere condivisi con il proprio medico. Anche dettagli come la consistenza della pelle del seno, oppure un arrossamento che insiste o che continua a tornare deve spingerci a indagarne i motivi.
Perdita di sensibilità al seno
Anche perdere la sensibilità al seno o in una parte del seno deve metterci in allarme. Se nell’autopalpazione sentiamo una zona non sensibile è meglio parlarne con il proprio medico.
Variazione nei capezzoli
Un’altra area che dobbiamo tenere sotto controllo è quella del capezzolo e dell’areola. Gonfiori, arrossamenti, ma anche sensazioni di calore possono essere il sintomo della presenza di un tumore. Nella maggior parte dei casi non sarà un cancro, ma è meglio non correre rischi e farci visitare da uno specialista.
Attenzione particolare all’inversione dei capezzoli, cioè quando rientrano. Se questa condizione riguarda tutti e due i capezzoli non c’è problema. Se riguarda solo uno dei due meglio sentire il medico. Così come se si percepisce un avvallamento nella zona intorno all’areola.
Attenzione anche all’area delle ascelle
Noduli o protuberanze che si presentano nella zona delle ascelle potrebbero essere un altro segno che si sta sviluppando un tumore al seno. Il consiglio è quello di verificare anche quella zona quando una volta al mese procediamo all’autopalpazione.
Tumore al seno sintomi: le perdite
Il cancro al seno nel 10% dei casi causa una secrezione sierosa. Il colore della secrezione, che può essere trasparente, gialla, bianca o verdognola, non è utile a capire se si tratta di una condizione normale o di un anomalia. Meglio verificare con uno specialista. La secrezione di sangue, invece, non è mai normale e deve allarmare nell’immediato.
Spesso è senza sintomi
La maggior parte dei tumori del seno, però, non dà segno di sé e si vede solo con la mammografia (nella donna giovane, tra i 30 e i 45 anni, con l’aiuto anche dell’ecografia).
FONTE: Airc