Il cuore è un muscolo, responsabile della circolazione del sangue in tutto il corpo attraverso le arterie e le vene. In caso di scompenso cardiaco, il cuore perde parzialmente o in maniera significativa la capacità di pompare il sangue nella quantità adeguata per portare il giusto nutrimento agli organi. Questo accade a causa di un indebolimento o irrigidimento del muscolo, che perde la sua forza contrattile. Non vuol dire che il cuore cessa di battere, ma perde la sua capacità di lavorare come dovrebbe.
Conseguenze dello scompenso
Questa situazione provoca un accumulo di liquidi nei polmoni e nei tessuti, causando l’affaticamento e l’alterazione di tutte le attività vitali, quali ad esempio la respirazione, la digestione e le attività motorie e intellettive.
165.000 nuovi casi all’anno
Questa condizione colpisce circa un milione di persone in Italia. Questa malattia è la causa di 500 ricoveri ogni giorno.
Quali persone colpisce
Sopra i 65 anni la percentuale dei pazienti colpiti aumenta in maniera esponenziale e sopra gli 80 anni almeno il 10% ne è affetto. Purtroppo, però, interessa anche i giovani, soprattutto quelli esposti ai comportamenti a rischio o che hanno avuto infezioni mal curate che hanno indebolito il cuore.
Fattori di rischio
Dobbiamo prestare attenzione soprattutto ai fattori reversibili, cioè legati a comportamenti non adeguati. Tra questi, sovrappeso, alimentazione scorretta, assenza di attività fisica, ipertensione e dislipidemia (ossia le alterazioni della quantità di lipidi circolanti nel sangue, in particolare del colesterolo e dei trigliceridi).
Prevenzione dello scompenso
È necessario seguire abitudini di vita sane e avvicinarsi a un’alimentazione corretta, povera di grassi e ricca di verdura. È indispensabile eliminare il fumo (che è una delle principali cause delle malattie cardiovascolari) e controllare la pressione, la glicemia, il colesterolo.
Legame tra scompenso e infarto
La principale causa dello scompenso cardiaco è la malattia coronarica, responsabile dell’infarto. Nel 60% dei casi chi viene colpito da scompenso ha alle spalle un infarto del miocardio che è evoluto, che è peggiorato e che ha lasciato una cicatrice. A incidere sull’insorgenza dello scompenso, però, non è solo l’infarto: anche altre patologie, come l’ipertensione, il diabete, le malattie del muscolo cardiaco, le malattie infiammatorie, le valvulopatie e le malattie congenite, giocano un ruolo importante.
TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE
Scompenso cardiaco: tutto quello che c’è da sapere
Lo scompenso cardiaco sta peggiorando? Te lo dice il letto
Gli antinfiammatori aumentano il rischio di scompenso cardiaco