Fare attività fisica ad alta intensità tre volte alla settimana è sicuro per chi ha la malattia di Parkinson e fa diminuire i sintomi motori. È questo il risultato di uno studio condotto dall’Università del Colorado.
Non basta una passeggiata a rallentare i sintomi
È la prima volta che gli scienziati testano gli effetti dell’esercizio fisico ad alto impatto sulle persone con Parkinson, la seconda malattia neurodegenerativa più diffusa al mondo dopo l’Alzheimer.
«Se si ha il Parkinson e si vuole rallentare la progressione della patologia una passeggiata non è sufficiente. Bisogna esercitarsi tre volte alla settimana in modo vigoroso». A parlare è Margaret Schenkman, primo autore della ricerca.
In precedenza si pensava che fare attività fisica vigorosa fosse troppo stressante per le persone con Parkinson.
I sintomi
I sintomi della malattia comprendono la perdita di massa muscolare, i tremori, la rigidità, la lentezza e la perdita di equilibrio. Man mano che progredisce, può diventare difficile camminare, parlare e compiere atti semplici.
Il nuovo studio
La nuova ricerca ha messo sotto osservazione 128 volontari tra i 40 e gli 80 anni. Tutti erano al primo stadio della malattia. «Prima si interviene sulla malattia, meno complicato sarà prevenirne la progressione – spiega il co-autore Daniel Corcos. – Rallentiamo il peggioramento dei sintomi di 6 mesi. Per capire se possiamo rallentare anche per più tempo, servono nuovi studi».
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