Andare sempre più in alto per tirare su anche l’umore. Sarebbe questo, metaforicamente, un metodo per curare la depressione scoperto dal recente studio condotto all’Università di Erlangen-Nuremberg in Germania. Secondo la ricerca, condotta clinicamente su 100 pazienti, l’arrampicata sportiva potrebbe infatti essere usata come intervento antidepressivo negli ospedali.
Lo studio
Gli scienziati tedeschi hanno studiato i pazienti per due mesi. Ogni settimana, ognuno di loro doveva cimentarsi in tre ore di arrampicata sportiva su una parte di roccia finta in palestra. L’esercizio non prevedeva né corde, né imbracature. Durante le otto settimane si è visto che il loro livello di depressione, misurato con una scala di valutazione ad hoc usata dagli specialisti, migliorava passando da “moderato” a “lieve”.
I benefici dell’arrampicata
Quali sarebbero quindi i benefici dell’arrampicata in una persona che soffre di depressione? Secondo gli esperti, questo esercizio ha effetti sull’umore perché richiede molta concentrazione e riduce i comportamenti tipici del quadro depressivo, ad esempio il rimuginare continuamente sugli stessi pensieri. Ma non solo: l’arrampicata stimolerebbe anche il senso di auto-efficacia e la socialità in chi la pratica.
La depressione
In Italia ci sono quattro milioni di persone che soffrono di depressione, ma solo uno su tre si cura. I miti da sfatare su questa malattia sono ancora tanti, senza contare che spesso il termine viene usato impropriamente per definire una condizione di più “semplice” tristezza. Per poter parlare di depressione, infatti, devono essere presenti contemporaneamente cinque o più di questi sintomi. Quando accade non bisogna attendere: occorre immediatamente andare dal proprio medico di base, o rivolgersi a uno specialista, come lo psicologo o lo psichiatra.
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