Gli effetti del fumo passivo sui bambini possono essere molto gravi. Le patologie a cui sono esposti i piccoli che inalano le sostanze liberate dalla combustione del tabacco sono le stesse di chi fuma direttamente la sigarette. Inizialmente si tratta soprattutto di malattie respiratorie: ogni anno si registrano circa 150-300.000 bronchiti e polmoniti sotto i 18 mesi di età.
Un problema reale
Quello del fumo passivo, quindi, è un tema sempre attuale e per cui c’è ancora molto da fare. Soprattutto perché molte persone pensano che basti fumare lontano dal proprio bambino o in macchina quando non c’è per eliminare i rischi, ignorando gli effetti del fumo di terza mano. Secondo i dati Istat 2017, la metà dei bimbi italiani è esposto al fumo di sigaretta fino ai due anni a causa di genitori fumatori.
L’orsetto sentinella
Con l’obiettivo di sensibilizzare i genitori, facendogli capire quanto il fumo possa essere vicino al loro bambino senza che se ne rendano conto, è nato in occasione della Giornata mondiale senza tabacco l’orsetto “Ector The Protector Bear”, realizzato da Roche con il patrocinio dell’associazione Women Against Lung Cancer in Europe (Walce). Se viene posizionato vicino al bambino, il peluche si accorge di quando l’aria si inquina di fumo di sigaretta e inizia a tossire grazie a un sensore posto al suo interno. In questo modo, mamma e papà sono avvisati e possono prendere provvedimenti.
La petizione
La prima fase della campagna, lanciata a maggio 2017 e promossa attraverso il sito di Ector , dava la possibilità a chiunque lo volesse di prenotare il proprio orsetto e di riceverlo a casa propria. Ma tutti noi possiamo fare ancora tanto affinché questo rappresenti solo il primo passo verso un mondo più a misura di bambino, soprattutto dal punto di vista della salute. Come? Supportando la seconda fase del progetto e firmando la petizione lanciata dall’associazione Walce “Stop al fumo nelle aree pubbliche in presenza di bambini” diretta al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Per partecipare, basta cliccare qui. L’obiettivo è quello di limitare ulteriormente il fumo di sigarette dopo le restrizioni in vigore da luglio 2016 che avevano vietato tra le altre cose di fumare in macchina in presenza di bambini e donne incinta.
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