L’anno che si è appena concluso ha visto crescere i donatori di organi in Italia e i relativi interventi di trapianto. Sono stati 1.596 i donatori, mentre nel 2015 si erano fermati a 1.486. Le opposizioni dei familiari sono ancora al 30,3%, l’anno precedente erano al 30,5. Gli organi trapiantati sono stati 3.736, contro i 3.327 del 2015.
Vero e proprio boom per il trapianto di rene: si è passati dai 1.882 dell’anno scorso ai 2.086 di quest’anno. 1.235 fegati, contro i 1.094, 267 cuori, contro i 246, 154 polmoni, contro i 112 e 69 pancreas, contro i 50.
Le liste di attesa per i trapianti
Restano stabili i tempi di attesa, anche se per la prima volta le liste per il rene e per il polmone sono diminuite rispetto all’anno precedente. Al 31 dicembre 2016, i malati in lista erano 8.856: la maggior parte di loro attende proprio un trapianto di rene – erano 6.598 – mentre sono 1.041 quelli in attesa di un fegato. 742 i pazienti che aspettano un cuore e 346 un polmone.
Il cross over
Aumenta anche il metodo cross over per quanto riguarda i trapianti di rene. In cosa consiste? Può accadere ad esempio che in una coppia il marito abbia bisogno dell’organo e la moglie sia disponibile alla donazione in vita, ma non è compatibile. In questo caso ci si può incrociare – da qui l’uso del termine inglese cross over – con un’altra coppia con lo stesso problema: uno dei membri della prima coppia dona al malato della seconda e viceversa.
Il buon samaritano
Un’altra tendenza in aumento è quella dei cosiddetti samaritani, cioè persone sane che donano a sconosciuti i loro organi non vitali, come ad esempio un rene. L’ultimo in ordine di tempo è stato un signore di Vicenza, in perfetta salute, che ha donato il suo rene a una persona malata, il cui partner ha donato a sua volta a una coppia e così via per cinque volte.
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