OK Salute e Benessere in collaborazione con Danacol
Il colesterolo è un costituente fondamentale delle membrane cellulari e, a differenza di quanto si possa pensare, non è di per sé dannoso, anzi: è fondamentale per lo svolgimento di alcune funzioni fisiologiche. Non solo è contenuto nelle cellule e nella bile, ma è anche alla base della sintesi di alcuni ormoni, come il testosterone e gli estrogeni, e della vitamina D, importantissima per fissare il calcio nelle ossa, contrastare l’infiammazione e irrobustire il sistema immunitario.
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Colesterolo buono (Hdl) e cattivo (Ldl)
L’organismo, dunque, non può fare a meno del colesterolo, che circola nel sangue per mezzo di lipoproteine diverse, le Hdl e le Ldl.
Valori normali di colesterolo buono (Hdl)
Le prime sono considerate “buone” perché rimuovono il grasso dalle pareti dei vasi e lo trasportano nel fegato, dove viene eliminato. Il suo valore dovrebbe essere uguale o superiore a 50 milligrammi per decilitro di sangue.
Valori normali di colesterolo cattivo (Ldl)
Le Ldl, al contrario, sono chiamate “cattive” perché portano il colesterolo dal fegato ai tessuti attraverso le arterie, nelle quali possono depositarsi e ossidarsi, dando luogo a una stria lipidica che a lungo andare si trasforma in placca aterosclerotica. Sia se una placca si frantuma facendo disperdere diversi emboli, sia se si ingrandisce fino a formare un trombo, cioè un tappo che ostruisce il vaso interessato, il sangue non riesce più a scorrere e gli organi e i tessuti non vengono più irrorati. Se a chiudersi è un’arteria coronarica, si può verificare un infarto del miocardio, mentre se il blocco avviene a livello delle arterie del cervello si può avere un ictus cerebrale.
Stando alle nuove linee guida della Società europea di cardiologia (Esc) e della Società europea dell’aterosclerosi (Eas), pubblicate sull’European Heart Journal, la quantità di colesterolo Ldl dovrebbe mantenersi al di sotto di limiti che variano a seconda dello stato di salute dell’individuo:
- inferiore a 116 mg/dl se l’individuo è sano e con un rischio cardiovascolare basso o moderato;
- sotto ai 100 mg/dl se è ipercolesterolemico senza altri fattori di rischio;
- se è ipercolesterolemico familiare e se presenta anche altri fattori di rischio (ad esempio ipertensione arteriosa, diabete, insufficienza renale cronica), il rischio di eventi cardiaci è più alto e il valore desiderabile scende sotto i 70 mg/dl;
- se un paziente ha già avuto un infarto o un ictus, il rischio di recidiva è molto alto, per cui è preferibile un Ldl inferiore ai 55 mg/dl.