Cosa conservo a temperatura ambiente e cosa, invece, posso mettere nel frigo? Conservare i cibi in frigo è importante, ma non proprio tutti gli alimenti che compriamo vanno tenuti al fresco. Ad esempio, il burro andrebbe tenuto a temperatura ambiente, anche se questo comporta una sua minore durata. La lista dei cibi da non mettere in frigo è stata redatta dalla University of California e dalla Food and Drug Administration.
I cibi da non conservare al fresco
Prima di tutto le banane, che in frigo diventano nere velocemente: piuttosto, conservale accanto a mele o kiwi. Poi il pane, che diventa raffermo più rapidamente con le basse temperature (se invece vuoi congelarlo, ecco come farlo correttamente), il burro (che non andrebbe nemmeno congelato o surgelato), le salse (quelle piccanti possono essere conservate fuori dal frigo anche fino a tre anni), l’aceto, il miele, le patate (che vanno conservate in sacchetti di carta e in dispense fresche e asciutte), le arance (il freddo rischia di far diventare amari gli agrumi), i frutti tropicali (lo dice la parola: vivono in temperature che hanno poco a che fare con quelle del frigo!), le melanzane, il cioccolato spalmabile e non, l’olio di oliva (va conservato in un luogo fresco e asciutto in dispensa), le cipolle e l’aglio (ecco come conservarli), i pomodori (che in frigo cambiano e perdono sapore), la marmellata (ha abbastanza zucchero da restare fresca per sei mesi), le mele (si mantengono meglio nella fruttiera), l’uva, le erbette (in frigo fanno maturare prima altri alimenti), il caffè (il metodo migliore è conservarlo in un contenitore ermetico a temperatura ambiente), le pere, la zucca e l’avocado.
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