Alluminio: le regole per non accumularlo nei reni

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Un metallo tossico

L’alluminio è un metallo tossico per l’organismo umano. In particolare, è dannoso per chi ha problemi ai reni perché si accumula in questi organi senza poter essere smaltito. Di seguito, qualche consiglio per evitare che questo accada.

Quanto alluminio si può assumere

L’Organizzazione Mondiale della Salute sostiene che livelli di alluminio pari a 2 mg per ogni chilo di peso corporeo non causino problemi. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha ridotto in via cautelativa il livello massimo a 1 mg per ogni chilo di peso corporeo alla settimana.

Diversi studi hanno dimostrato che in genere se ne consuma molto meno.

Non conservare cibo nell’alluminio
a temperatura ambiente

La carta di alluminio viene comunemente usata in cucina per conservare gli alimenti. Secondo gli studi dell’Istituto Superiore di Sanità, il trasferimento del metallo al cibo dipende dalla temperatura, dal tempo di contatto e dalla natura dell’alimento.
Se l’alluminio avvolge il cibo per più di 24 ore, l’alimento va refrigerato o congelato: da evitare la conservazione a temperatura ambiente.

Usa l’alluminio con cibi
che non assorbono

L’alluminio è ideale per conservare cibi che non lo assorbono come caffè, spezie, cereali e legumi secchi. Va invece evitato con alimenti acidi o salati come quelli a base di aceto, succo di limone o prodotti sotto sale tipo acciughe, capperi.

Non cuocere i cibi
nell’alluminio

Anche il calore forte favorisce la migrazione del metallo nel cibo. Quindi meglio non cuocere cibi nell’alluminio. Se si usano pentole di questo materiale, invece, a fine cottura spostare il contenuto in un altro recipiente.

Non coprite i cibi
appena cotti

Non coprite il cibo appena cotto con un foglio di alluminio, perché la condensa ricca di questo metallo potrebbe contaminare la pietanza.