Essere padri è una sfida continua. È il ruolo famigliare che più di tutti è cambiato negli ultimi anni. I padri dei padri di oggi erano persone estremamente diverse, che vivevano e si muovevano in un mondo diverso. Il paradosso è che DAD, acronimo di didattica a distanza, in inglese significa proprio papà. In tempi di pandemia i padri hanno trascorso gioco forza più tempo con i loro figli. A indagare su questi temi ci ha pensato R-Everse, società che si occupa di ricerca e selezione di personale qualificato per conto delle aziende. Secondo il sondaggio il 57% degli intervistati ha lavorato in modalità smartworking per la prima volta nella loro vita. Ben il 71% dei padri ha sottolineato come durante questo periodo sia cambiato il loro rapporto con i figli. Il 63% di loro ha giudicato questo cambiamento come positivo. In questa nuova fase di relazione padre-figlio ha avuto un ruolo importante la didattica a distanza. La metà dei papà ha aiutato i propri bambini o ragazzi in questa attività, anche se solo l’11% se n’è occupato in toto, lasciando intendere che sono state le mamme in questo caso a fare la parte del leone. Il 38% di loro ha ammesso di essersene occupato solo in parte. L’altra metà ha spiegato che non se n’è proprio occupato.
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Per essere padri è fondamentale l’alleanza con le mamme
Essere genitore in questi periodi è una sfida ancora più ambiziosa. Questa sfida non può essere vinta se non con una forte alleanza con la mamma, anche – anzi soprattutto – quando si vive una separazione. Ogni coppia di genitori deve avere un progetto educativo condiviso. Mai pensare che le proprie idee educative debbano prevalere su quelle dell’altro. Quando non si è convinti, ci si ferma e si trova un punto d’accordo.
Autorevoli, non autoritari
La figura del padre autoritario ha fallito. Su questo non vi è dubbio alcuno. Educare in modo autoritario è facile, ma perdente. Educare in modo diverso è più complesso, perché occorre trovare un equilibrio difficile. L’educazione va fatta sull’esempio più che sulle parole. In genere i figli fanno quello che vedono, non quello che si dice loro di fare.
No ai padri amici
Essere autorevoli implica che sia un errore essere un papà amico? La risposta è sì. Per raggiungere l’obiettivo dell’educazione dei propri figli ci deve essere una scala gerarchica. Tra l’altro i propri figli devono trovare gli amici fuori casa. È completamente un altro tipo di rapporto. Il ruolo dei padri non è quello di intrattenere i figli, ma quello di educarli.
Per essere padri, non dedicatevi solo al gioco
No ai padri amici e no a quelli che si occupano solo di giocare con loro, lasciando all’altro genitore il compito educativo. Intendiamoci, giocare insieme ai figli è estremamente importante. Il suo ruolo è però estremamente più complesso.
Fate attività fisica con loro
L’Italia ha tra i più elevati tassi di obesità tra i bambini e gli adolescenti di tutta Europa. Tra i ruoli educativi, ci sono anche quelli degli stili di vita sani. Sono i genitori a decidere generalmente quello che mangeranno i propri figli e soprattutto quanto. In questi periodi in cui fare attività fisica è molto più complicato per le limitazioni della pandemia, approfittate di qualsiasi momento per fare attività fisica con i vostri figli.
Essere padre, ma anche il modello di uomo di riferimento
Uno dei compiti più importanti per un padre è quello di essere il modello di uomo di riferimento. Spesso si pensa al ruolo che si ha su un figlio maschio, ma è ancora più importante per una figlia. Solo l’esempio di un padre positivo farà capire a una bambina come devono essere gli uomini. Al figlio maschio bisogna insegnare il rispetto per le donne, partendo da quelle che si trovano in famiglia.
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