Benessere

Tuo figlio dorme male? Forse è colpa dei suoi cattivi odori

Un ambiente salubre e ben ventilato può migliorare la qualità del sonno e il benessere generale di un adolescente

Gli adolescenti trascorrono molte ore nella loro cameretta: è il loro rifugio, il luogo dove studiano, giocano e soprattutto si rilassano. Tuttavia, proprio questa lunga permanenza, unita ai cambiamenti ormonali legati alla crescita, può portare alla formazione di odori sgradevoli e, cosa meno nota, avere un impatto sulla qualità della salute. Un ambiente poco areato, carico di umidità e anidride carbonica, può infatti influenzare negativamente il riposo notturno, con conseguenze sul benessere fisico, psicologico e sulle performance scolastiche.

Perché la cameretta di un adolescente ha odori sgradevoli?

Ma cosa rende l’odore della cameretta di un adolescente così intenso? Un recente studio dell’Università tedesca di Erlangen (Norimberga) ha esaminato le caratteristiche chimiche degli odori corporei nelle diverse fasi della crescita, evidenziando come la maturazione sessuale porti a una significativa trasformazione della loro composizione. Se nei bambini predominano sentori freschi e delicati, negli adolescenti aumenta la concentrazione di acidi carbossilici, responsabili di odori più pungenti e persistenti. Sempre secondo lo studio, i teenager emanano aromi vicini a quelli dell’urina, del formaggio e della capra.

Gli odori influenzano anche le interazioni sociali

Secondo i ricercatori, questi cambiamenti potrebbero persino influenzare la comunicazione tra genitori e figli. L’odore corporeo, sebbene spesso trascurato, può influenzare anche le interazioni sociali. Le percezioni olfattive possono evocare emozioni forti e anche inconsce, e ciò si riflette nelle relazioni familiari. Quando un genitore nota un odore sgradevole nella cameretta del figlio o percepisce un cambiamento nel corpo del ragazzo, potrebbe reagire in modo negativo, come ad esempio esprimere disapprovazione o fastidio. Queste reazioni possono portare a incomprensioni o a una comunicazione tesa tra genitori e figli. Inoltre, l’adolescente stesso potrebbe sentirsi imbarazzato o giudicato a causa dei cambiamenti nel suo odore corporeo, un fenomeno che può influire negativamente sulla sua autostima.

Cattivi odori degli adolescenti: cattiva qualità dell’aria e disturbi del sonno

Al di là della biologia, il problema principale resta l’accumulo di aria “ri-respirata”, povera di ossigeno e ricca di nitrogeno, che può alterare la qualità del sonno. «La cameretta puzzolente degli adolescenti dipende dal fatto che la stanza è piena di aria ri-respirata, con poco ossigeno e molto nitrogeno. E se si continua a respirare la stessa aria di una stanza non ben areata, il riposo e la salute stessa ne potrebbero risentire, con ripercussioni su tutte le attività dell’adolescente, dall’attenzione a scuola allo studio a casa», spiega il professor Sergio Garbarino, neurologo e docente al Dipartimento di Neuroscienze (DINOGMI) dell’Università di Genova, membro dell’Accademia Italiana Medicina del Sonno (AIMS).

Quanta umidità rilasciano gli adolescenti nell’aria

Durante la notte, gli adolescenti rilasciano tra i 200 e i 700 ml di umidità nell’aria a causa della respirazione e della sudorazione. Questo innalzamento dell’umidità interna può favorire la formazione di muffa e odori sgradevoli, rendendo la ventilazione della camera essenziale per garantire un ambiente sano e confortevole.

Cattivi odori degli adolescenti: come migliorare la situazione nella cameretta?

Da MCE Lab, il punto di riferimento per il comfort abitativo promosso da MCE – Mostra Convegno Expocomfort, ecco alcuni consigli per valutare e migliorare la qualità dell’ecosistema della cameretta di un adolescente:

  1. Controllare temperatura e umidità

  • La temperatura ideale per il sonno si aggira tra i 18°C e i 22°C, in quanto è una fascia che favorisce il rilassamento del corpo e la preparazione al riposo. Temperature troppo alte o troppo basse possono disturbare il sonno, provocando insonnia o risvegli frequenti durante la notte.
  • L’umidità relativa della stanza dovrebbe essere mantenuta tra il 30% e il 70% per evitare la proliferazione di muffe, batteri e acari della polvere, che possono compromettere la qualità dell’aria. Un’umidità troppo alta favorisce la crescita di muffe, mentre una troppo bassa può rendere l’ambiente troppo secco, causando irritazioni alle vie respiratorie. Un umidificatore o un deumidificatore possono essere strumenti utili per regolare l’umidità e rendere l’ambiente più confortevole.
  1. Arieggiare regolarmente

  • È importante aprire le finestre almeno due volte al giorno, preferibilmente al mattino e nel tardo pomeriggio, per garantire un ricambio d’aria adeguato. Questo riduce la concentrazione di anidride carbonica che si accumula quando si respira la stessa aria per troppe ore e consente l’ingresso di ossigeno fresco, essenziale per un buon sonno.
  • Inoltre, l’uso di purificatori d’aria o ventilatori aiuta a migliorare la circolazione dell’aria e a mantenere l’ambiente salubre, soprattutto in stanze prive di una buona ventilazione naturale. I purificatori d’aria possono anche rimuovere polveri sottili, allergeni e sostanze inquinanti, mentre i ventilatori contribuiscono a distribuire l’aria in modo uniforme, evitando che l’ambiente diventi troppo stagnante o caldo.
  1. Monitorare la qualità dell’aria

  • Per garantire un ambiente salubre e sicuro, è utile utilizzare sensori di qualità dell’aria che rilevino la presenza di CO2, VOC (composti organici volatili) e polveri sottili. Questi dispositivi possono fornire un’indicazione precisa dei livelli di inquinamento nell’aria e aiutare a identificare situazioni di sovraffollamento, umidità o accumulo di sostanze chimiche che possono compromettere la salute.
  • Inoltre, è fondamentale ridurre l’accumulo di polvere e allergeni, che possono irritare le vie respiratorie e compromettere il benessere del giovane che trascorre molto tempo in camera. Una pulizia regolare, con l’uso di aspirapolvere dotati di filtri HEPA, può ridurre drasticamente la presenza di polveri sottili e allergeni nell’ambiente.
  1. Attenzione a rumori e illuminazione

  • Evitare fonti di rumore che potrebbero disturbare il sonno, come rumori esterni o apparecchi elettronici accesi durante la notte, è fondamentale per favorire un riposo continuo e rigenerante. Anche il rumore proveniente da altre stanze può interferire con il ciclo sonno-veglia, provocando risvegli notturni o difficoltà a raggiungere le fasi più profonde del sonno.
  • La luce naturale durante il giorno è essenziale per regolare correttamente il ciclo sonno-veglia e stimolare la produzione di melatonina. Al contrario, la luce soffusa la sera aiuta a creare un ambiente rilassante, segnalando al corpo che è il momento di prepararsi per il riposo. Per ottenere il massimo beneficio, è consigliabile utilizzare tende oscuranti per evitare che la luce esterna entri durante la notte e interferisca con il sonno.

Quante ore devono dormire gli adolescenti?

Come spiega il professor Garbarino: «Tutti questi aspetti combinati contribuiranno a creare uno spazio che favorisca un sonno riposante e un generale senso di benessere, e magari aiutare nel rapporto, non sempre facile, con il figlio adolescente». Allo stesso modo per garantire sviluppo e salute gli adolescenti devono dormire un quantitativo preciso di ore. Secondo le linee guida della National Sleep Foundation, i ragazzi tra i 14 e i 17 anni dovrebbero dormire tra le 8 e le 10 ore a notte per favorire uno sviluppo ottimale e una buona salute mentale. Un ambiente sano e ben ventilato può migliorare la qualità del sonno e il benessere generale di un adolescente.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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