Per tumore alla gola si intende un carcinoma maligno a carico di una delle strutture che costituiscono questa regione anatomica, come laringe, faringe e tonsille palatine. Sebbene le cause siano ancora sconosciute, esistono alcuni fattori di rischio che predispongono l’individuo a sviluppare maggiormente questa tipologia di cancro: tra questi troviamo il fumo di sigaretta, l’abuso di bevande alcoliche, l’esposizione a fumi e sostanze tossiche e le infezioni da papilloma virus. E proprio quest’ultimo sembrava avere avuto un ruolo decisivo nell’insorgenza del tumore alla gola di Michael Douglas.
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Michael Douglas ha acceso i riflettori su un tema tabù
Per 24 ore, infatti, la colpa è stata imputata al sesso orale o meglio, al papilloma virus (Hpv). L’attore americano, in un’intervista rilasciata a un giornalista del Guardian, parlando della sua malattia ha citato proprio l’Hpv come una delle cause. Il suo portavoce, poi, ha chiarito che la stella di Hollywood non stava parlando del suo caso personale ma della neoplasia in generale. In ogni caso, Douglas ha fatto bene a parlarne: in questo modo ha acceso i riflettori su un tema tabù ma di fondamentale importanza.
Tumore alla gola: tra i fattori di rischio c’è anche l’Hpv
Non si sa con certezza cosa abbia contribuito alla formazione del carcinoma maligno nell’attore ma qualcuno ha dato la colpa al suo passato di eccessi, tra abuso di alcol e fumo di sigarette. «Ricordo a tutti, però, che questo particolare cancro è causato anche dall’Hpv, un virus a trasmissione sessuale che si può contrarre con la fellatio, praticato sull’uomo, o il cunnilingus, eseguito sulla donna», ha detto l’attore. «Questa, infatti, è una malattia a trasmissione sessuale che può causare il tumore». Douglas ha ragione: l’Hpv si può trasmettere con il sesso orale, sia quello praticato su una donna (cunnilingus) sia quello praticato su un uomo (fellatio), se il partner che lo riceve è infetto.
Michael Douglas è guarito dal tumore
Quella contro il tumore è stata una battaglia dura, ma Douglas sembra esserne uscito vincitore. «Devo fare controlli ogni sei mesi, ma sono più i due anni che sono “pulito”. E questo tipo di cancro il 95% delle volte non torna», ha raccontato.
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