Nulla di nuovo: nel 2022 gli assorbenti tradizionali, usa e getta, sono il metodo più utilizzato dalle donne nei giorni di ciclo mestruale, ma il meno rispettoso dell’ambiente. I principali motivi? Possono contenere fino al 90% di plastica (pensiamo agli applicatori degli assorbenti interni oppure alla striscia sul retro di quelli esterni) e sono confezionati singolarmente.
Secondo il report Menstrual products and sustainable alternatives, realizzato nel 2021 dall’United Nations Environment Programme found, la soluzione che le donne europee e statunitensi utilizzano di più sono gli assorbenti interni. E quelli senza applicatore plastificato sono considerati – tra le opzioni usa e getta – la scelta migliore e più sostenibile, se correttamente smaltiti. Nel resto del mondo, invece, a causa di tabù sociali e culturali, le donne utilizzano solo o soprattutto quelli esterni.
Riciclare gli assorbenti, però, non è facile a causa della loro composizione multimateriale. Così in Europa e negli Stati Uniti rispettivamente circa l’87 e l’80 per cento di questi prodotti finisce nelle discariche dove le parti plastificate possono impiegare fino a 500 anni per decomporsi. Senza contare che il loro utilizzo scorretto (ad esempio lo smaltimento nel water) può bloccare le fognature e inquinare ulteriormente l’ambiente.
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Calcola l’impatto del tuo ciclo
Per avere un’idea di quanti rifiuti si generano durante le mestruazioni e il loro impatto sull’ambiente, Intimina ha creato un calcolatore di rifiuti mestruali. Lovable, invece, a questo link, permette di contare quanti assorbenti, sia interni che esterni, si utilizzano durante un ciclo e quanto si risparmia (sia in termini ambientali che economici) passando agli slip lavabili.
Alternative agli assorbenti usa e getta
Le alternative ai prodotti monouso esistono, ma fanno fatica a conquistare spazio nelle abitudini di donne e ragazze. Coppette mestruali, mutande da ciclo e assorbenti lavabili si trovano da qualche anno in commercio (online, nelle farmacie, mentre le coppette anche in qualche supermercato) e a fronte di un investimento iniziale più alto rispetto a una scatola di assorbenti, sul lungo periodo consentono di risparmiare e impattare meno sull’ambiente.
A bloccare la loro diffusione una bassa, oppure incompleta, conoscenza delle loro caratteristiche, con tutte le perplessità che possono accompagnare questi prodotti. Sono igienici? Sono pratici e comodi? Aumentano il rischio di infezione? Sempre secondo i dati raccolti dal rapporto, uno dei motivi per cui la coppetta mestruale fa più fatica a diffondersi in alcune culture, quelle più religiose o conservatrici, è la presenza di tabù nei confronti di un oggetto che si deve inserire nel corpo femminile, gli stessi che bloccano la diffusione dei tamponi. Mentre in altre società, in primis la nostra, a ostacolare l’uso della coppetta sono aspetti più banali e pratici, come l’avere a disposizione un bagno privato con lavandino e acqua corrente a scuola, in ufficio o in altri luoghi pubblici, dal momento che la coppetta va svuotata e sciacquata più volte al giorno.
Coppetta mestruale
Realizzate in silicone medico, morbide e flessibili, le coppette mestruali sono dei piccoli contenitori con la forma che ricorda un imbuto. Si posizionano all’inizio del condotto vaginale per raccogliere il sangue mestruale. La parte superiore ha una sorta di ventosa, che permette alla coppetta di rimanere aderente alla parete vaginale e trattenere il flusso, mentre la parte inferiore ha una codina che serve – un po’ come quella degli assorbenti interni – all’estrazione. A seconda del marchio le dimensioni possono variare leggermente, ma quasi sempre ci sono due misure: una più piccola, per ragazze e donne che non hanno avuto figli; una più grande, per chi ha già partorito. Di recente sono nate coppette senza codina, che si possono utilizzare anche durante i rapporti sessuali.
«Sempre più pazienti mi chiedono aiuto per capire come utilizzare la coppetta mestruale» fa sapere Rossella Nappi, ginecologa, endocrinologa, sessuologa e professoressa ordinaria in ostetricia ginecologia all’Università degli Studi di Pavia, IRCCS Policlinico S. Matteo. «Noi ginecologi amiamo le coppette, per diversi motivi. Prima di tutto perché permette alle ragazze e alla donne di conoscere meglio il proprio corpo. E noi medici sappiamo che quando c’è più consapevolezza, c’è anche più attenzione alla comparsa di eventuali sintomi o cambiamenti».
«Inoltre, la coppetta “costringe” a entrare in contatto con il sangue mestruale, che con tutti gli altri metodi assorbenti non vediamo praticamente mai. Sembra ininfluente, ma notare come e se cambia il flusso può essere importante. Alcuni studi ci dicono che la perdita di sangue dovrebbe essere al massimo di 80 millilitri quotidiani. Quindi, se impariamo a valutare questa quantità a colpo d’occhio e ci accorgiamo che durante un ciclo andiamo molto oltre, questo può davvero diventare uno strumento di prevenzione importante, perché il sanguinamento mestruale abbondante è la prima causa di anemia femminile e può essere anche sintomo di altre patologie».
Tra le perplessità di chi non ha ancora provato a utilizzare una coppetta mestruale, c’è il tema dell’igiene. Alcune donne pensano che il sangue rischia di “ristagnare” e creare dolori oppure infezioni. Rossella Nappi, però, rassicura: «Non può accadere se la coppetta viene gestita correttamente, e cioè con un risciacquo costante» conferma. «Anzi, alcuni studi hanno dimostrato che la coppetta, per il fatto di far sentire più libera chi la indossa, permette di fare più attività, anche sportive, diminuendo il dolore mestruale che ogni donna può avere, indipendentemente dal metodo che utilizza durante il ciclo».
Usarla è molto semplice, ma il consiglio, la prima volta che si inserisce, è di farsi aiutare dalla propria ginecologa, oppure di guardare bene le grafiche o i tutorial disponibili sui siti dei brand che producono coppette mestruali. «I primi giorni suggerisco l’utilizzo dell’assorbente esterno, per assicurarsi che sia stata posizionata bene e non ci siano delle perdite. Poi, una volta che si è imparato, vi basterà solo la coppetta» dice l’esperta.
Per quanto riguarda la pulizia, sia il primo e l’ultimo giorno del ciclo, la coppetta va sterilizzata in acqua bollente, per circa cinque minuti (meglio riservare un unico pentolino a questa operazione). Una volta inserita, va svuotata nel water, lavata con un detergente intimo e sciacquata sotto acqua corrente dopo almeno 6-8 ore di utilizzo, ma potete decidere voi in base al vostro flusso quotidiano.
Con la custodia bio
La taglia A di Mooncup è adatta a chi ha già partorito, ma il brand produce anche un’altra misura, la B, pensata per le più giovani, sotto i 30 anni e senza parti vaginali (qui alcune informazioni su come inserirla e sulle taglie). La coppetta mestruale Mooncup è realizzata in morbido silicone per uso medicale, è ipoallergenica e non contiene coloranti, BPA, ftalati, plastica, candeggine o tossine. La sua custodia, invece, è in cotone grezzo biologico. Prezzo: 25,50 euro per entrambe le taglie. Canale di vendita: farmacie, anche online, e-commerce Mooncup.
Made in Italy
Per i rapporti sessuali
In un sondaggio, Intimina ha rilevato che l’82% delle donne fa sesso durante il ciclo. Da qui nasce la coppetta mestruale Ziggy Cup™ 2. Sottile come un petalo ha un doppio bordo a prova di perdite e una linguetta in rilievo per una rimozione senza problemi. Offre fino a 8 ore di protezione non-stop dalle macchie, e grazie alla forma piatta e alla posizione può essere indossata anche durante il sesso. Prezzo: 44,95 euro (le studentesse hanno il 10% di sconto). Canale di vendita: farmacie, anche online, e-commerce Intimina.
Mutande assorbenti
Ovviamente non vanno indossati per una giornata intera. Più durevoli delle coppette, che vanno sciacquate ogni sei-otto ore a seconda del modello, gli slip in media si possono cambiare ogni dodici ore. Il consiglio è di investire in un pacchetto da tre-quattro mutande, in modo da coprire l’intero ciclo mestruale. Sono poi facilmente lavabili: è sufficiente sciacquarle in acqua fredda subito dopo averle indossate e poi lavarle in lavatrice (senza ammorbidente) a 30 gradi.
Con quattro strati
Gli slip da ciclo lavabili Lovable contengono il 93% di cotone biologico certificato e sono dotate di un quarto strato esterno che neutralizza gli odori. Sono disponibili in due modelli, slip e culotte, e con due livelli di assorbenza: flusso medio (23,90 euro) e flusso abbondante (25,90 euro). Canale di vendita: negozi mono e multimarca, e-commerce Lovable e farmacia.
Sostenibili e inclusive
Le mutande assorbenti del marchio di origine francese Repeat sono certificati OEKO-TEX® Standard 100, un’etichetta europea indipendente che garantisce che il prodotto sia privo di sostanze chimiche per il corpo e l’ambiente. Pensati per durare fino a cinque anni, come i classici capi di biancheria intima, sono disponibili in più tonalità (Light, Tan, Warm, Dark, Deep) per essere veramente inclusive. Prezzo del pack da tre paia: 49,90 euro. Canale di vendita: e-commerce Repeat.
Compostabili
Il tessuto delle mutande assorbenti Flux Undies è formato da fibre ricavate dal faggio, certificate come compostabili e biodegradabili. Anche loro a quattro strati, sono progettate per durate per circa tre anni. Il modello Classic Bikini, con il bordo superiore ricamato in pizzo, è disponibile in due modelli: flusso leggero (26,90 euro) e abbondante (29,90 euro). Canale di vendita: e-commerce Flux Undies, e-commerce La bottega della luna.
Assorbenti lavabili
Simili agli usa e getta, ma in tessuto, senza strisce adesive e con bottoncini, gli assorbenti lavabili in genere sono realizzati con materiali traspiranti e ipoallergenici e, in modo simile agli slip da ciclo, sono composti da più strati. Dopo un risciacquo in acqua fredda, si possono lavare a 30-40 gradi, insieme al resto della biancheria, senza ammorbidente, candeggina o smacchiatori, che potrebbero danneggiare i tessuti e irritare la pelle. La loro durata può andare dai tre ai cinque anni.
Colorati
Gli assorbenti lavabili di Imse (un brand del progetto Your Best Period) sono realizzati in cotone biologico. Ogni taglia ha uno strato finale impermeabile in poliuretano laminato per evitare perdite e si chiude con un bottoncino cucito sulle due ali. La linea Classic è realizzata con flanella di cotone bio, un tessuto molto assorbente, morbido e caldo. Ogni set contiene tre pezzi, si può scegliere colore e tipologia preferita. Prezzo: da 18,95 euro a 25,95 euro. Canale di vendita: e-commerce Your Best Period.
A base di bambù
Tutti gli assorbenti lavabili Bambaw sono in colore nero e realizzati con tre materiali: carbone di bambù per una sensazione asciutta, morbida e a prova di odori; microfibra per il massimo assorbimento e asciugatura rapida; poliuretano laminato impermeabile, per maggiore protezione ed elasticità. Prezzo del pacchetto da cinque assorbenti: 29,89 euro. Canale di vendita: e-commerce Bambaw.