Benessere

Sleepmaxxing: funziona davvero per dormire meglio?

Sui social media stanno spopolando diverse strategie per massimizzare la quantità e la qualità del sonno, ma non tutte sono efficaci

Molti di noi possono avere difficoltà a dormire, a causa di fattori come stress, ansia, uso eccessivo della tecnologia, o semplicemente l’abitudine di andare a letto tardi per concedersi un po’ di tempo libero. Negli ultimi tempi, su TikTok circolano molti suggerimenti che promettono di ottimizzare il sonno, tanto che è emersa una tendenza nota come sleepmaxxing. Ma di cosa si tratta esattamente?

Cos’è lo sleepmaxxing?

Lo sleepmaxxing mira a massimizzare sia la quantità che la qualità del sonno, migliorando la salute fisica e mentale. Non si tratta semplicemente di aumentare le ore di riposo, ma di rendere queste ore il più rigeneranti possibile. Le strategie per riuscirci possono includere la creazione di routine serali, la cura dell’ambiente in cui si dorme, la riduzione di elementi di disturbo, come la luce blu o il rumore, e l’uso di dispositivi per il monitoraggio del sonno.

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Non tutti i consigli sono validi per ottimizzare il sonno

Sebbene online si trovino numerosi consigli per lo sleepmaxxing, non tutti sono efficaci. Scopriamo cosa funziona e cosa no, secondo gli esperti.

  • Tra i rimedi più comuni ci sono integratori e bevande come lo spleepy girl mocktail, popolare su TikTok. Sebbene alcune persone possano trarre beneficio, ad esempio, dalla melatonina o dal magnesio, è consigliabile consultare un medico se si hanno particolari condizioni mediche o si assumono farmaci. È importante anche non superare le dosi consigliate.
  • Un’altra tendenza è il mouth taping, che prevede l’applicazione di un cerotto sulla bocca per promuovere la respirazione nasale. Secondo la Sleep Foundation, «i benefici del nastro adesivo sulla bocca sono per lo più aneddotici, poiché sono pochi gli studi che supportano tali affermazioni». Inoltre, bisogna considerare i potenziali effetti indesiderati, tra cui irritazione delle labbra e difficoltà respiratorie.
  • D’altra parte, esistono accorgimenti semplici ma consolidati per dormire meglio: mantenere un orario regolare, stare in una stanza fresca e buia, usare mascherine per gli occhi o tappi per le orecchie, evitare l’assunzione di caffeina o alcol e l’uso di dispositivi elettronici prima di coricarsi.

Pro e contro dello sleepmaxxing

Una buona qualità del sonno è fondamentale ed è correlata a una serie di benefici per la salute. Tuttavia, ci sono anche alcuni aspetti negativi legati allo sleepmaxxing. Infatti, preoccuparsi troppo per ottenere un sonno “perfetto”, così come monitorarlo eccessivamente, può rivelarsi controproducente.

Jag Sunderram, MD, professore di medicina e specialista del sonno presso la Rutgers Robert Wood Johnson Medical School, ha affermato che «quando i pazienti diventano ossessionati dai dati ottenuti dai loro dispositivi, ad esempio concentrandosi sulla durata del sonno, sulla qualità del sonno e sulla percentuale di fasi del sonno che sembrano fuori portata, questo di per sé può promuovere l’ansia per il sonno e predisporre all’insonnia», come si legge su Verywell Health.

Se si soffre di insonnia in modo significativo e persistente è raccomandabile consultare un medico per individuare la terapia più adeguata.

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Aurora Pianigiani

Collabora con OK Salute e Benessere e si occupa di comunicazione in ambito medico-scientifico e ambientale. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze, si è formata nel settore dei media digitali e del giornalismo. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e della Salute presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e contestualmente ha scritto articoli per testate giornalistiche che svolgono attività di fact-checking.
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