C’è chi sogna di averli blu, alla Paul Newman, e chi invece li vorrebbe bicolori, come quelli del grande David Bowie. Ma cosa determina il colore degli occhi?
Tutto dipende dalla quantità di pigmento (melanina) presente nell’iride, quella membrana circolare dell’occhio, simile ad un diaframma, che è delimitata all’esterno dalla parte bianca (sclera) e all’interno dal foro della pupilla, come ci spiega l’esperto di OK Salute Lucio Buratto, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano (puoi chiedergli un consulto qui).
«Se la melanina si deposita sullo strato profondo, gli occhi assumono un colore azzurro», afferma Buratto. «Se invece il pigmento si deposita sullo strato più superficiale in cui solitamente la melanina è più concentrata, allora gli occhi assumono colori più scuri, come il marrone e il nero. Negli occhi verdi, la melanina viene depositata in piccola quantità anche sullo strato anteriore e su quello posteriore. Negli occhi grigi, la melanina si deposita soprattutto nello strato anteriore e copre lo strato posteriore, per cui la colorazione appare grigia».
Nella popolazione mondiale «il colore più diffuso è il nero/marrone – ricorda Buratto – seguito a ruota dal castano chiaro e dal nocciola; vengono poi i colori ambra/giallastro, azzurro, verde, grigio e rosso, cioè gli occhi degli individui albini».
Non tutti sono soddisfatti del colore del proprio sguardo e molti desiderano cambiarlo: sogno o realtà? Esistono tecniche per modificare il colore dell’iride in modo permanente? E per chi vuole cambiarlo solo per una serata speciale? Come usare le lenti a contatto colorate in maniera sicura? Ecco le risposte di Lucio Buratto in questo video.
di Elisa Buson
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