Benessere

Sempre “connessi” anche in vacanza? Ecco quali rischi si corrono

Controllare le mail, aggiornare i social network, cliccare sulle app: ecco cosa rischia chi trascorre le vacanze con smartphone e tablet sempre in mano

Sempre connessi anche in spiaggia o sui prati di montagna. Altro che libri, cruciverba, sonnellini e partite a carte: gli italiani in vacanza preferiscono di gran lunga smanettare con smartphone e tablet, a costo di perdersi panorami mozzafiato e una buona compagnia.

Basta andare su una spiaggia qualsiasi per accorgersi che la priorità, anche durante le ferie, è controllare le mail, rispondere ai messaggi, pubblicare post sui social e cliccare sulle più svariate app. Ma quali sono i rischi di questa iperconnessione? Ce lo spiega lo psicologo, psicoterapeuta e mental coach Francesco Attorre.

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Sempre “connessi” anche in vacanza: non si stacca mai la spina

Il rischio maggiore di questa iperconnessione, che spesso ci porta a controllare compulsivamente le mail di lavoro (anche se non ce lo chiede nessuno) o ad aggiornare in continuazione le homepage dei social network per curiosare nelle vite dei nostri contatti, è non riuscire a staccare la spina da tutto ciò che quotidianamente ci circonda.

In questo modo ci si porta sempre un fardello pesantissimo sulla schiena, che ci impedisce di “resettare” la mente e allontanare le consuete ansie e preoccupazioni.

Si trascurano le persone che sono in viaggio con noi

Se trascorriamo buona parte del nostro tempo libero digitando sulla tastiera o cliccando sulle app dello smartphone rischiamo di trascurare le persone che hanno deciso di venire in vacanza con noi. Che siano parenti o amici, poco importa: l’iperconnessione ci impedisce di godere appieno della compagnia altrui e ciò potrebbe contribuire a incrinare i rapporti con chi è davvero importante per noi.

Sempre “connessi” anche in vacanza: non si apprezza la location

Oltre a trascurare le persone in viaggio con noi, rischiamo di non apprezzare veramente la meta scelta per le nostre vacanze. Quando abbiamo sempre lo smartphone in mano, con gli occhi puntati sullo schermo, la nostra mente non è in grado di recepire gli stimoli esterni e non riesce a cogliere la bellezza di ciò che ci circonda in quei momenti. Anche se noi siamo fisicamente in una località, con la mente siamo da tutt’altra parte.

Si torna al lavoro più stanchi di prima

Queste tre condizioni contribuiscono sensibilmente ad affaticarci, tanto che rientreremo dalle vacanze più stanchi di quando siamo partiti. Non solo: la mancanza di leggerezza e spensieratezza renderà ancor più complicato il ritorno in ufficio.

Quale compromesso adottare

Il primo consiglio è quello di togliere la suoneria dallo smartphone, lasciando eventualmente la vibrazione per le chiamate davvero importanti. Il secondo accorgimento è quello di controllare le mail e i social network solo una o due volte al giorno, magari nel primo pomeriggio e in serata in modo da poter rispondere a chi ci ha cercato nell’arco della giornata.

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Chiara Caretoni

Giornalista pubblicista, lavora come redattrice per OK Salute e Benessere dal 2015 e dal 2021 è coordinatrice editoriale della redazione digital. È laureata in Lettere Moderne e in Filologia Moderna all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha accumulato diverse esperienze lavorative tra carta stampata, web e tv, e attualmente conduce anche una rubrica quotidiana di salute su Radio LatteMiele e sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR). Nel 2018 vince il XIV Premio Giornalistico SOI – Società Oftalmologica Italiana, nel 2021 porta a casa la seconda edizione del Premio Giornalistico Umberto Rosa, istituito da Confindustria Dispositivi Medici e, infine, nel 2022 vince il Premio "Tabacco e Salute", istituito da SITAB e Fondazione Umberto Veronesi.
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