Benessere

Rimedi anti acne: da quelli naturali ai farmaci

Schiacciare i foruncoli o no? E ancora: creme, detergenti, make up, farmaci, prodotti naturali... Ecco tutte le armi che hai a disposizione per eliminare i segni dalla pelle del viso

Brufoli, pelle grassa, foruncoli: l’acne lascia sul volto di chi ne soffre segni e cicatrici. Causata da vari fattori può essere contrastata con cure mirate, ma anche con corretti comportamenti di igiene quotidiana, dal trucco ai detergenti. Ecco quali sono i consigli per la pelle del viso, i comportamenti da evitare e i rimedi contro l’acne: creme, prodotti, naturali e farmaci.

Rimedi anti acne: l’igiene quotidiana

I brufoli si devono schiacciare? E i punti neri? Il make up peggiore l’acne del viso? Quali sono i detergenti più adatti? Ecco i consigli per l’igiene e la pulizia di ogni giorno, con i comportamenti consigliati e quelli da evitare.

Gruppo San Donato

Schiacciamento

I punti neri vanno tolti, e non solo per motivi estetici. Se vengono lasciati al loro posto, rischiano di infettarsi, dando vita a un foruncolo. Prima di schiacciarli, lava bene le mani e la zona interessata, quindi esercita pressione con due dita coperte da una garza sterile. Al termine dell’operazione pulisci con un detergente antisettico, come la clorexidina, e infine stendi una crema antibiotica, per impedire ai batteri di penetrare nel forellino rimasto aperto. Vietato, invece, schiacciare i brufoli: così favorisci l’infiammazione e prolunghi la persistenza dei foruncoli.

Detergenti

Per la pulizia del viso (leggi: la pulizia del viso a casa tua), meglio i detergenti acidi (con pH inferiore a 7), che non hanno poteri curativi, ma servono a non alterare lo strato superficiale della pelle: così eviterai di aggravare la situazione. Utili anche detergenti o lozioni a base di erbe come la calendula e la viola che aiutano a ridurre l’infiammazione e disinfettano. Il sapone allo zolfo? Ha come unico effetto quello di seccare la superficie cutanea, irritandola.

Trucco e lampade

Per le donne il trucco, che aiuta a mascherare i segni, non è da bandire: basta usare cosmetici non comedogenici, che non occludono i follicoli pilosebacei e quindi non inducono l’acne (che è causata da un eccesso di sebo). Occhio, invece, alle lampade solari: i raggi Uv possono comportarsi da falsi amici perché, se all’inizio sembrano asciugare la pelle, in realtà oltre un certo limite provocano ispessimento della cute e ostruzione dei follicoli, presupposti per l’acne.

Rimedi anti acne naturali  

  • Per riequilibrare gli aspetti ormonali dell’acne puoi provare gli estratti di serenoa repens, tè verde e, nel periodo premestruale, di agnocasto. Il trattamento deve essere prescritto e dosato da un medico esperto in fitoterapia, e prolungato per almeno sei mesi.
  • Nell’acne grave puoi utilizzare l’estratto di guggul (Commiphora wightii), una pianta himalaiana la cui resina, sotto forma di estratto secco, è commercializzata come integratore alimentare predosato.
  • Per la terapia locale è consigliata la calendula in forma di oleolito (miscela con olio di oliva), crema al 10%, oppure lozione a base di tintura madre (quando vi è molta produzione di sebo).
  • Ottimo, in applicazione locale sulle lesione, l’olio essenziale di Melaleuca alternifolia (noto anche con il nome comune di tea tree oil).
  • Puoi applicare localmente, sotto forma di impacchi, un decotto al 5% con foglie o radici di bardana (leggi: sui brufoli prova la bardana). In alternativa, puoi mettere sui brufoli un po’ di tintura madre. Per favorire la cicatrizzazione delle lesione già guarite ti sarà utile un gel a base di aloe vera.

Attenzione a…

Le piante a effetto ormonale possono interferire con eventuali metodi contraccettivi e vanno assunte soltanto sotto controllo del medico. Le preparazioni per uso locale vanno scelte anche in base alla natura del disturbo: le tinture madri e le soluzioni alcoliche, così come gli impacchi acquosi, tendono a seccare la pelle, mentre le forme oleose penetrano meglio nella cute, ma possono essere controindicate in presenza di eccesso di sebo e comedoni (ossia i punti neri).

Rimedi anti acne: i farmaci 

Si può trattare l’acne con farmaci topici (creme da applicare sulle zone colpite) o sistemici (medicinali da assumere per bocca).

Creme

Associate se necessario ai farmaci da assumere per via orale, le creme aiutano a combattere i diversi fattori che causano l’acne. Ve ne sono di vari tipi.

Antinfiammatorie (adapalene)

Da usare il tempo necessario a ridurre l’iniammazione, si applicano la sera, per evitare effetti di fotosensibilizzazione.

Comedolitiche

A base di benzoilperossido e derivati della vitamina A (acido retinoico), agiscono da lieve esfoliante, favorendo l’espulsione dei comedoni, (punti neri) e si applicano la sera, in genere per due-tre mesi; controindicate in gravidanza.

Antibiotiche (clindamicina, eritromicina)

Si applicano due volte al giorno per tre-quattro settimane; le formule in soluzione si assorbono nel giro di un’ora e consentono di truccarsi; controindicate in caso di allergie ai principi attivi.

Antisebo (a base di acido azelaico e chetoconazolo)

Aiutano a ridurre l’eccessiva produzione di sebo.

Farmaci per bocca

In associazione alle creme, o quando i prodotti topici non sono sufficienti, il dermatologo può prescrivere farmaci per via orale. Ecco quali.

Anticoncezionale

A base di estroprogestinici, la pillola è utile solo nei casi in cui l’acne sia associata a comprovate disfunzioni ormonali (per esempio, ovaio policistico).

Antibiotici (tetracicline o josamicina a basso dosaggio)

Utili in caso di acne pustolosa per rimuovere la componente batterica e l’infiammazione. Vanno assunti per 30-40 giorni, associati a fermenti lattici per ripristinare la flora batterica intestinale. Controindicazioni: allergie ai principi attivi.

Isotretinoina

Derivato dell’acido retinoico, è l’unico farmaco in grado di agire su tutti i fattori dell’acne, ottenendo in cinque mesi la riduzione del sebo e la trasformazione della pelle da grassa a normale. Occorrono cicli di cinque mesi in due inverni consecutivi, con dosaggi da stabilire in base al peso corporeo. Tra gli effetti collaterali, secchezza delle mucose e rarissimi casi di epatopatie da accumulo. Non possono usare l’isotretinoina le donne in gravidanza e quelle che hanno in progetto di avere un figlio perché il farmaco ha effetti teratogeni, cioè può provocare malformazioni fetali in caso di gestazione durante la cura.

Leggi anche…

None found

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio