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Impurità sul viso: prova il white peeling
Hai una pelle del viso impura, costellata di inestetismi e solcata da qualche ruga? Oggi la dermocosmesi offre diversi trattamenti destinati al rinnovamento estetico, tra i quali proprio il white peeling. Per capire di cosa si tratta, però, bisogna innanzitutto spiegare cos’è il peeling. «Si tratta di una tecnica innovativa, che permette di dare nuova luce alla cute, distendere i segni del tempo e cancellare le imperfezioni, sfruttando l’azione controllata di alcune sostanze chimiche applicate sul volto» rivela Tito Marianetti, chirurgo estetico maxillo-facciale e ortognatico.
White peeling: cos’è
Una variante del peeling semplice (dall’inglese “to peel”, cioè “spellare”) è costituita dal white peeling. «È un trattamento composto e combinato: si avvale, cioè, dell’azione sinergica di diversi agenti chimici messi insieme, come il glicolico, il salicilico e il lattico» continua Marianetti. «In una prima fase lo specialista applica sulla pelle del viso un gel contenente queste sostanze, che svolgono un’azione rigenerante, antimicrobica e antisettica. In un secondo momento viene spalmata una crema bianca ricca di acido azelaico, acido salicilico, acido alfa-lipoico, alfa-bisabololo, arbutina e ascorbilpalmitato, che controllano la produzione di sebo, garantiscono un turnover cellulare, sono antiossidanti e antinfiammatori, hanno un effetto schiarente e lenitivo» spiega il chirurgo.
Chi può (e deve) farlo
«Il white peeling è particolarmente indicato per le pelli acneiche, soggette a lesioni cicatriziali, o sulle quali sono presenti macchie superficiali, soprattutto solari. Può essere fatto anche da chi ha necessità di reidratare profondamente la cute, di svolgere una pulizia intensa del viso o di levigare i piccoli segni del tempo» continua Marianetti.
Quante sedute occorrono
Quante sedute occorrono per ottenere dei buoni risultati? «Dipende dai motivi per i quali ci si sottopone a questo trattamento. Per quanto riguarda l’acne, si fa al bisogno, ossia quando si ha il disturbo in fase attiva. Per le macchie si consigliano 5-6 sedute almeno mentre per una pulizia del viso profonda può bastare anche una sola seduta» conferma lo specialista.
Cosa bisogna fare dopo il white peeling
«Dopo il white peeling non bisogna mai esporsi alle radiazioni solari, seppur minime, quindi è necessario applicare una crema protettiva dal giorno dopo per almeno una settimana» avverte Marianetti. «In generale, dopo il trattamento non si è particolarmente arrossati o irritati, però consiglio comunque di utilizzare sempre una crema idratante, alla mattina e alla sera».
Controindicazioni
Chiunque può sottoporsi a questo trattamento o ci sono delle controindicazioni? «Il white peeling non è indicato per chi ha la pelle ipersensibile, che si arrossa anche solo sfiorandola. La stessa cosa vale per chi ha il fuoco di Sant’Antonio e per chi ha lesioni in fase attiva o ferite» conclude il chirurgo.
Chiara Caretoni
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