Ogni mezzo è buono per difendersi dal caldo. Ventilatori e impianti di climatizzazione per combattere l’afa sono all’ordine del giorno. Chi però vuole mezzi più ecologici e più convenienti può trovare una soluzione verde in quelle che sono considerate le piante anti afa. Se ne trovano per tutti i gusti e per tutti i portafogli, dal ficus benjamin alla bergenia. Possono essere coltivate sia all’interno che all’esterno delle abitazioni vicino alle finestre, talvolta anche alla luce diretta. E garantiscono, nei mesi più caldi dell’anno, una diminuzione delle temperature domestiche. Naturalmente anche le piante anti afa devono essere protette dal caldo. Il primo consiglio è quello di usare vasi in resina o in plastica, che sono capaci di trattenere più acqua rispetto a quelli di terracotta. Usare anche un sottovaso dove lasciare sempre un po’ di acqua. Per evitare che le zanzare ci depositino le uova, inserite un pezzo di rame. Sopra il terriccio, mettete uno strato di corteccia o di paglia per permettere al terreno di trattenere meglio l’umidità. Evitare anche di lasciarle sotto la luce diretta del sole. Se state via per qualche giorno e non avete l’irrigatore automatico, potete riempire una bottiglia di acqua e inserirla capovolta nel terreno.
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Come funzionano le piante anti afa?
I principi di base sono piuttosto semplici. Durante il giorno le foglie intercettano i raggi del sole, evitando «l’effetto serra» nelle nostre case, ovvero la produzione di calore. Se ben posizionate, le piante aiutano a mantenere fresche le abitazioni. «È il classico effetto-bosco». Massimo Labra è docente di Botanica generale all’Università Bicocca di Milano. «È come quando, facendo una camminata estiva, ci si addentra in un faggeto. Improvvisamente ci si sente più freschi, anche se la giornata è particolarmente torrida. Le piante catturano la luce attraverso la fotosintesi e impediscono che i raggi solari scaldino il terreno. È questo il nocciolo della questione».
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Fuori casa: piante anti afa versatili e fonoassorbenti
Ma dove va posizionata la vegetazione domestica per contrastare l’afa? L’ideale è iniziare a piazzarla all’esterno, lungo le pareti esposte a sud e sudovest. A questo scopo sono utili i rampicanti, con edera e falso gelsomino ai primi posti. Non necessitano di troppe cure e sono esteticamente gradevoli. «Le piante migliori sono quelle a foglie caduche», spiega Roberto Giordano, professore di Architettura al Politecnico di Torino. «La ragione è molto semplice. D’estate il calore viene assorbito dalle chiome. D’inverno, quando i rami si spogliano, i raggi del sole possono invece colpire liberamente i muri contribuendo a regalare un gradevole tepore. I vantaggi, di conseguenza, sono anche economici. Meno aria condizionata e meno riscaldamento».
Secondo alcuni studi condotti dal Politecnico di Torino, i «giardini verticali» sono anche degli ottimi fonoassorbenti, soprattutto per quanto riguarda le alte e le medie frequenze. Grazie a qualche tocco di verde outdoor, insomma, anche chi abita in città può godersi la tranquillità di un ambiente silenzioso, alla faccia del traffico.
Le piante anti afa consigliate per l’esterno
● Heuchera
Pianta perenne semi-sempreverde, appartenente alla famiglia delle saxifragacee. Ha foglie molto fitte dai colori vivaci. Da marzo a settembre va concimata ogni 15 giorni, mentre l’innaffiatura dev’essere eseguita solo quando il terreno è asciutto. La Heuchera è molto resistente e vigorosa e necessita di una modesta manutenzione.
● Bergenia
Pianta sempreverde originaria dell’Asia centrale e meridionale, è caratterizzata da folti ciuffi di grandi foglie tondeggianti o cuoriformi. La fioritura avviene a fine inverno. La Bergenia necessita di abbondanti quantità d’acqua e nel periodo vegetativo è bene concimarla ogni 15-20 giorni.
● Hedera helix
È l’edera comune. Sempreverde, cresce vigorosa e rigogliosa e riesce a raggiungere anche altezze considerevoli (fino a 25 metri). Non richiede particolari interventi di manutenzione ed è in grado di resistere anche a lunghi periodi di siccità. Unico neo, attira gli insetti.
● Trachelospermum jasminoides
È il falso gelsomino, un arbusto rampicante sempreverde con una crescita medio-veloce. I suoi piccoli fiorellini bianchi sbocciano tra i mesi di aprile e luglio. Richiede annaffiature moderate ma regolari e va concimato ogni 15 giorni sia in primavera che in estate. Può raggiungere i sei metri d’altezza. Durante la fase iniziale della crescita, la pianta dev’essere sorretta con appositi sostegni, nonché guidata perché assuma la forma desiderata.
Dentro casa: piante anti afa a foglie larghe
E la vegetazione indoor? Foglie larghe e chiome folte: sono queste le caratteristiche più indicate. Oltre a intercettare i raggi solari, le piante da appartamento hanno un effetto purificante sull’atmosfera interna delle abitazioni: più ossigeno e meno umidità. E c’è dell’altro: «Al benessere fisico si aggiunge un benessere psicologico, dovuto alla presenza del verde», spiega Giordano. Ma quanto costa attrezzare la propria casa con una batteria di piante anti-afa? «Certo molto meno che ricorrere all’aria condizionata», dice Chiara Bianco, architetto di Torino ed esperta di edilizia sostenibile. «Spendendo circa cento euro si ottengono buoni risultati. Sul mercato si possono scegliere soluzioni già pronte di pareti verdi, composte perlopiù da muschi, che non richiedono alcuna manutenzione. E ci sono anche pareti che possono essere allestite all’interno dell’appartamento.
● Dieffenbachia
Pianta sempreverde originaria dei Paesi tropicali, ha foglie oblunghe e molto grandi. Necessita di una temperatura costante, mai inferiore ai 13 gradi. Le annaffiature devono essere abbondanti, soprattutto d’estate. Nella stagione calda occorre vaporizzare le foglie frequentemente e concimare due o tre volte al mese.
● Ficus benjamin
Sempreverde originario di Asia e Australia. Ha rami arcuati e foglie lucide che possono raggiungere una lunghezza di 12 centimetri. Ha bisogno di una temperatura superiore ai 15 gradi e va innaffiato con moderazione, specie d’inverno. Va concimato ogni tre o quattro settimane. Secondo alcuni studi, il ficus benjamin è anche in grado di filtrare numerose sostanze tossiche presenti nelle case, a partire dalla formaldeide.
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