Correre può creare dipendenza? Uno studio americano sostiene come sia la motivazione per cui si corre a creare o meno la dipendenza verso questa attività fisica. Quando si decide di correre in modo non agonistico, bisogna capire quali siano le ragioni che spingono una persona ad affrontare la fatica, anche in condizioni meteo complicate oppure quando si ha poco tempo. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Frontiers of Psychology.
I ricercatori dell’Istituto norvegese di scienza e tecnologia hanno voluto indagare su come l’evasione dalla realtà abbia un ruolo nella motivazione per andare a correre. Il team di ricerca ha preso spunto da uno studio degli anni Novanta.
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Correre può creare dipendenza: la ricerca norvegese
Il gruppo di lavoro ha reclutato 227 corridori non agonisti attraverso i siti di social media. I partecipanti erano equamente divisi in termini di genere e le loro abitudini e stili di corsa variavano. A chiunque riferisse di correre regolarmente veniva inviato un questionario di studio da completare. Tra le domande ce n’erano alcune che indagavano il ruolo dell’evasione nella corsa di ciascun partecipante, il grado in cui erano o meno dipendenti da questa forma di esercizio e il loro livello di soddisfazione generale della vita.
Correre può creare dipendenza: la metà dei maratoneti si sente dipendente
L’esercizio fisico in generale e la corsa in particolare sono riconosciuti come importanti per la salute. Alcune persone però ne diventano dipendenti, come descritto in uno studio del 2011. Una ricerca questa volta svolta nel 1997 ha rivelato che circa il 25% dei corridori ricreativi diventa dipendente dall’attività. Circa il 50% dei maratoneti si sente dipendente dallo sport.
Quando si diventa dipendenti?
Uno studio del 2021 elenca alcuni segni di dipendenza da esercizio tra gli atleti:
- intraprendendo volumi di esercizio esagerati
- mancanza di controllo su quanto partecipano alla forma di esercizio prescelta
- vivendo sintomi di astinenza quando smettono di allenarsi
- avere conflitti con la famiglia e gli amici per l’esercizio.
Correre può creare dipendenza: il ruolo dell’escapismo
Il nuovo studio parla espressamente di escapismo, quindi di evasione della realtà. In pratica una distrazione per la mente attraverso un’attività o un intrattenimento. I ricercatori in forza nel centro di ricerca norvegese hanno affermato che la corsa è un’attività molto popolare. Può essere abbastanza avvincente, quindi si voleva capire se riusciva a far evadere dalla realtà.
La corsa riesce così bene a non farci pensare ad altro o a permetterci di essere creativi da stimolare un’area del cervello, che è la stessa delle dipendenze.
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