Cos’è il Nordic Walking? Si tratta essenzialmente di una camminata con i bastoncini. Gli esperti la considerano come una delle attività fisiche e sportive aerobiche alla portata di tutti più complete in assoluto. Se riusciamo ad eseguirla in modo corretto muove il 90% dei muscoli. Ecco perché all’inizio è importante rivolgersi a chi conosce bene questa pratica.
È ideale soprattutto per riportare persone non particolarmente sportive o poco allenate a un maggiore movimento, in quanto è stato dimostrato che con tale disciplina si abbassa notevolmente la percezione della fatica, il che consente di poter effettuare attività fisica per più tempo. Silverio Valerio medico sociale e Maestro Federale FIDAL della Scuola Italiana Nordic Walking, spiega punto per punto i benefici per il corpo e la mente, e la tecnica.
In questo articolo
Quali sono i benefici del Nordic Walking?
Gli effetti salutari del nordic walking sono notevoli. Questi i principali:
- rafforza braccia e spalle;
- tonifica glutei e addominali;
- fa consumare parecchie calorie (il consumo energetico è superiore del 20-30% rispetto al walking senza bastoncini);
- migliora la postura della schiena;
- ha un basso impatto sulla colonna vertebrale, e per questo è indicato anche a chi soffre di scoliosi o discopatie;
- riduce i rischi di malattie cardiovascolari in quanto fa aumentare i livelli di colesterolo «buono» (Dhl) e abbassare quelli della pressione arteriosa;
- diminuisce i valori glicemici nelle patologie diabetiche;
- protegge l’organismo da osteoporosi e artrosi (uno sforzo moderato e costante stimola la capacità delle ossa di assimilare il calcio e produce sostanze, come l’elastina e il collagene, che formano le cartilagini);
- favorisce resistenza, mobilità e coordinazione;
- allontana lo stress e migliora l’umore.
Qual è la tecnica giusta per il Nordic Walking?
Per ottenere il massimo dei benefici e avere i risultati migliori è fondamentale la tecnica. Si cammina a passo alternato (cioè con l’alternanza dei movimenti di braccio e gamba opposti) e i due bastoncini non hanno la funzione di appoggio, bensì di spinta.
La corretta scelta di questi ultimi è basilare. Bisogna stare attenti a materiale di costruzione, resistenza, bilanciamento, flessibilità e assorbimento del colpo durante l’impatto con il terreno. La loro lunghezza dev’essere proporzionata all’ampiezza del passo del camminatore. Per calcolare l’altezza corretta si dovrà avere una misura che, una volta impugnati, permetta di avere un angolo tra avambraccio e braccio a livello del gomito di circa 90°. Determinanti anche l’impugnatura e il lacciolo, che devono consentire la massima sensibilità e una spinta agevole.
La scelta delle scarpe deve tenere in considerazione il terreno su cui si cammina. Solitamente vanno bene quelle da trail o da trekking per il terreno asfaltato e per quello sterrato, erboso o sassoso, che consentano di esprimere al massimo la tecnica e il movimento del piede, punto fondamentale della tecnica.
L’importanza della scelta del terreno
Il Nordic Walking può essere praticato ovunque, dai sentieri di campagna alle strade cittadine. Terreno ottimale sono, però, i percorsi con pendenze variabili e comunque non ripide, in modo da poter sfruttare al massimo l’ampiezza del movimento e la continuità del passo (non bisogna confondersi con il trekking, che ha come sede principale piste in alta quota che presentano poca omogeneità e pendenze ripide).
Per muovere i primi passi è consigliabile inizialmente un tratto di sentiero sterrato in pianura sotto la supervisione di un istruttore, che è in grado di far apprendere la corretta tecnica e sfruttare, quindi, al massimo, i benefici dell’attività sportiva.