La no buy challenge è attualmente popolare su TikTok, dove molti utenti stanno aderendo al “no buy january”, della durata di un mese, e al “no buy year”, che si estende per tutto il 2025. Scopriamo i pro e i contro di questa sfida, che mira a interrompere gli acquisti impulsivi, risparmiare e raggiungere una maggiore consapevolezza riguardo alle proprie abitudini di spesa.
In questo articolo
Cos’è la no buy challenge?
La no buy challenge è un periodo di tempo, ad esempio un mese o un anno, in cui non si acquista nulla che non sia strettamente necessario, come cibo o medicine, oppure si escludono solo alcune categorie di prodotti, come abbigliamento, cosmetici o pasti da asporto.
Infatti alcuni partecipanti limitano l’acquisto solo di specifici tipi di beni, mentre altri decidono di adottare un approccio più radicale, escludendo qualsiasi spesa non essenziale. L’esperienza della no buy challenge è altamente personalizzabile: ognuno definisce le proprie regole, limiti e obiettivi.
Quali sono i vantaggi della no buy challenge
Dal risparmio economico alla promozione di uno stile di vita più sostenibile, scopriamo quali sono i principali vantaggi della no buy challenge:
- Evitando determinati acquisti puoi risparmiare e destinare più denaro agli obiettivi finanziari importanti.
- La no buy challenge può aiutarti a limitare gli acquisti non necessari e adottare un approccio più riflessivo e sostenibile.
- Può stimolare una maggiore attenzione sulla gestione delle finanze e delle spese.
- Grazie alla no buy challenge puoi diminuire gli sprechi e la quantità di rifiuti generati, favorendo un consumo più responsabile.
- Acquistare di meno e, di conseguenza, avere meno oggetti in casa può favorire la serenità mentale riducendo il disordine e lo stress.
L’importanza di una gestione consapevole delle spese
La no buy challenge può rappresentare un’opportunità per capire quali siano le proprie necessità e per imparare a fare scelte di spesa più consapevoli. Sebbene possa servire per ottenere risultati a breve termine, potrebbe causare frustrazione e non essere sostenibile a lungo. Inoltre, potrebbe incrementare il desiderio di compensare gli acquisti mancati una volta terminato il periodo di “astinenza”.
Per una migliore gestione delle finanze, è utile avere strumenti di pianificazione, creare un budget mensile, ottimizzare le spese fisse e accantonare una quota per i risparmi. Si possono usare app, un’agenda o un file excel per monitorare le categorie di spesa principali.
Per ridurre le tentazioni, si possono eliminare le app di shopping o disattivare le notifiche e annullare l’iscrizione a newsletter promozionali. Infine, per evitare le spese d’impulso, prima di ogni acquisto è buona abitudine prendersi del tempo per valutare se un oggetto ci serve davvero.
La regola del 50-30-20
Esistono strategie, come la regola del 50-30-20, che aiutano a suddividere il reddito in modo equilibrato. Secondo questa regola, il 50% del reddito è destinato alle spese di prima necessità, come affitto e bollette, il 30% ai desideri e il 20% al risparmio. Si tratta di un metodo semplice e adattabile in base alle circostanze.