Starnuti, naso che cola, lacrimazione, prurito agli occhi. E crisi d’asma nei casi più gravi. Sono i sintomi dell’allergia ai gatti, che colpisce circa il 3% degli italiani.
Tra loro ci sono anche persone che i mici li adorano e però devono starne alla larga. «Un felino in casa vorrebbe dire imbottirsi di farmaci antistaminici, colliri e decongestionanti nasali, oppure sottoporsi alla trafila del vaccino, che dura quattro anni», spiega la veterinaria Laura Torriani, vicepresidente dell’Ordine dei medici veterinari della provincia di Milano.
Il suo pelo impermeabile
non scatena starnuti
Una soluzione alternativa c’è: scegliere un gatto siberiano, una razza che scatena molto raramente reazioni allergiche. È un bel micio robusto e agile (i maschi possono arrivare ai dieci chili di peso), giocherellone, dal pelo lungo. Qualcuno obietterà: «Come? Ma se è il pelo a scatenare gli starnuti e i lucciconi agli occhi?». Non direttamente. «La risposta allergica è scatenata da una proteina, chiamata Fel d1, prodotta dalla saliva dei gatti, che, si sa, tengono molto alla loro pulizia e passano ore e ore a leccarsi: risultato, il pelo si inzuppa, poi la parte umida della saliva evapora mentre la proteina, seccandosi, viene dispersa nell’ambiente», dice Torriani.
La differenza rispetto a siamesi and co. è che il siberiano ha il pelo idrorepellente per resistere alle frequenti nevicate della gelida regione russa di cui è originario. La sua saliva, quindi, scivola sul pelo e si disperde in quantità decisamente minori rispetto ad altre razze.
Va lavato una volta al mese
Non c’è comunque la certezza totale che il siberiano sia sempre tollerato dalle persone sensibili alla Fel d1. Vale la pena tentare una prova di convivenza, tenendo presente che i sintomi dell’allergia possono svilupparsi subito o in tempi lunghi. E, si raccomanda, sapendo a chi ricollocare il gatto qualora la convivenza sia impossibile.
Infine, alcune precauzioni per ridurre i rischi: è bene lavare il gatto una volta al mese (non di più, altrimenti la bestiola rischierebbe problemi dermatologici), applicare due volte alla settimana sul pelo del micio e spruzzare su tappeti e divani i prodotti antiallergenici in vendita nei negozi di animali, non far dormire l’animale nella propria camera da letto e, per la pulizia della casa, usare aspirapolveri con filtro Hepa che trattiene le microparticelle.
Sconsigliato, invece, introdurre un siberiano in una casa dove vivono bambini allergici , perché eventuali sintomi alle basse vie respiratorie potrebbero favorire l’insorgenza dell’asma.
Claudio Gattuso – OK La salute prima di tutto
Ultimo aggiornamento: 26 aprile 2011