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Lo sport protegge il cuore, soprattutto in menopausa

Nelle donne l'allenamento regolare tiene basso il rischio cardiovascolare, in aumento con il crollo di estrogeni. Meglio lo sport di squadra, da fare due volte la settimana.

Dovrebbero seguire l’esempio dei coetanei uomini, impegnati con il calcetto settimanale anche dopo i 40-50 anni. Non solo per tenersi in forma, ma anche per per contrastare il crollo di estrogeni e un aumentato rischio cardiovascolare ad esso correlato. Lo sport protegge il cuore. Nelle donne lo sport di squadra, infatti, sarebbe un toccasana per il cuore. Lo spiega una ricerca dell’Università di Copenhagen. Secondo i ricercatori basterebbero due allenamenti a settimana per migliorare la pressione e proteggersi, con il tempo, da ictus e infarto. Sbagliando, sono ancora troppi, o meglio troppe, a essere convinte che le malattie cardiovascolari siano una questione maschile. Gli ultimi dati parlano chiaramente di un sorpasso tra i decessi delle donne sugli uomini. I motivi sono molti: diversi i sintomi, più sensibili ai fattori di rischio. Ma spesso dipende dal fatto che non fanno i controlli di routine, perché pensano che non sia necessario.

Lo sport protegge il cuore: il rischio per le donne arriva dopo i 50 anni

La menopausa è un periodo molto delicato. L’attività ormonale rallenta e iniziano a comparire fastidiosi disturbi come l’aumento di peso, pelle più secca, scarsa lubrificazione vaginale e, ovviamente, le tipiche vampate. La diminuzione di estrogeni, però, ha un impatto silenzioso anche sulla salute delle coronarie, protette in età fertile proprio dagli ormoni femminili. Secondo le stime, le donne hanno un rischio cardiovascolare fino a cinque volte minore rispetto agli uomini, ma solo fino alla menopausa: con il cambiamento ormonale questo vantaggio viene meno e, addirittura, dopo i 75 anni è proprio la metà rosa della popolazione a essere più esposta alle malattie cardiovascolari.

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Un esempio con il floorball

Per i ricercatori danesi, il rimedio salva-arterie, si chiama floorball, un hockey su prato indoor: dopo 12 settimane di allenamenti bisettimanali nelle donne, hanno registrata una lieve diminuzione della pressione in tutte le donne coivolte nello studio. «Un valore che, in genere, è correlato a una diminuzione del 40% di rischio di ictus – commentano -Abbiamo anche osservato un miglioramento generale di tutte quelle molecole vitali per la funzionalità vascolare, inclusa un abbassamento del 20 per cento in alcuni marcatori associati all’aterosclerosi». Tutte a giocare a hockey, dunque? Non proprio: lo stesso effetto, assicurano gli esperti, si può ottenere con un qualsiasi sport di squadra, purchè alterni momenti di sprint intenso ad altri di svago.

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