Benessere

Leggere gli e-book sui dispositivi digitali può essere dannoso per occhi e vista?

La lettura sugli e-book reader è innocua a patto di mettere in atto alcune misure preventive, come la scelta del giusto dispositivo e la regolazione del display

In un contesto ancora largamente dominato dalla carta stampata aumentano (e di molto) i lettori esclusivamente digitali. È questa la fotografia scattata dall’Associazione Italiana Editori – AIE, i cui recenti dati mostrano chiaramente che nel 2022 il 15% della popolazione ha letto solo e-book (senza, quindi, alternare formato cartaceo e digitale), contro il 5% del 2019. Parallelamente cresce un altro fenomeno, quello della lettura tramite social network: sempre nel medesimo anno il 35% della popolazione ha letto contenuti narrativi su Facebook e Instagram, presumibilmente utilizzando smartphone e tablet.

Dunque gli italiani, pur continuando a preferire la carta, si aprono a nuove modalità di lettura e ciò avviene soprattutto nel periodo estivo: gli e-book reader, infatti, sono più maneggevoli e leggeri e possono contenere un gran numero di libri. Dei plus da non sottovalutare, specialmente quando si parte per le vacanze. Ma leggere continuativamente sui dispositivi digitali può, a lungo andare, causare disturbi visivi? «È importante adottare abitudini sane e misure preventive per contribuire a mitigare gli effetti negativi che la lettura su questi supporti potrebbe avere se non fatta correttamente», interviene Gabriele Petti, chirurgo oculista di Clinica Baviera Milano.

Gruppo San Donato

Leggere gli e-book non è dannoso per la vista se si seguono alcuni accorgimenti

Scegliere il dispositivo giusto

Come suggeriscono i medici della Clinica Baviera, sarebbe meglio optare per gli e-book reader, cioè per quei dispositivi appositamente pensati e studiati per la lettura in formato digitale. Questi supporti, infatti, sono dotati di schermi e-ink, che non posseggono una luce interna che illumina i pixel (come gli schermi a cristalli liquidi, per intenderci) ma riflettono direttamente la luce ambientale come un normale foglio di carta. Questo riduce al minimo l’affaticamento visivo ma garantisce comunque un’ottima qualità di lettura.

Chi, invece, utilizza smartphone e tablet per leggere contenuti narrativi deve sicuramente prestare maggior attenzione: gli schermi di questi dispositivi emettono luce blu che, a lungo andare, può causare secchezza oculare, arrossamento e bruciore ma anche un invecchiamento precoce dei tessuti oculari.

Mantenere una distanza adeguata dallo schermo

Leggere gli e-book sui dispositivi digitali non è dannoso per la vista a patto che si mantenga una distanza adeguata dallo schermo. Gli esperti della Clinica Baviera consigliano di tenere gli e-book reader all’altezza degli occhi, o al massimo leggermente più in basso, e mai in alto per evitare l’affaticamento degli occhi e altri disturbi posturali. Inoltre, quando si è particolarmente concentrati sulla lettura, si riduce notevolmente l’ammiccamento e ciò può portare a bruciore e secchezza oculare. Pertanto bisognerebbe ricordarsi di sbattere più frequentemente le palpebre e, nel caso fosse necessario, utilizzare dei sostituti lacrimali per umettare la superficie oculare.

Un altro suggerimento per dare un po’ di sollievo agli occhi è quello di adottare la tecnica dei 20-20-20: ogni 20 minuti bisognerebbe fare 20 secondi di pausa da smartphone, tablet e pc, guardando a 20 piedi di distanza (circa 6 metri).

Non sottovalutare l’illuminazione ambientale

Quando si legge (e ciò vale anche per la carta) bisogna assicurarsi di essere in un ambiente ben illuminato, o con luce naturale o con quella artificiale. L’importante è che non ci siano riflessi sullo schermo e che il lettore non sia abbagliato da fonti luminose dirette. Se la luce circostante è fioca ma la voglia di leggere è comunque tanta, ci si può dotare di una lampada da lettura con clip, da applicare sul libro o sull’e-book reader.

Regolare le impostazioni del display

Affinché leggere gli e-book non sia dannoso per la vista, i medici di Clinica Baviera suggeriscono di regolare il contrasto e la luminosità degli schermi utilizzati per la lettura in modo che siano il più confortevoli possibile per gli occhi. In particolare, la luminosità non deve essere troppo elevata perché potrebbe causare bagliori, bruciore oculare, affaticamento visivo. Anche i caratteri devono essere adeguatamente proporzionati: se troppo piccoli, infatti, si è portati a “strizzare” gli occhi e a sovraccaricare i muscoli della zona orbitale.

Se necessario, utilizzare gli occhiali da lettura

Bisogna tenere in considerazione che, per chi manifesta un affaticamento visivo durante la lettura, esistono degli occhiali studiati appositamente per questa attività. Come ricordano gli oculisti della Clinica Baviera, esistono occhiali “semplici” ma anche dotati di lenti antiriflesso, per rendere la lettura ancora più confortevole, e di luce a LED integrata nella montatura, che consente di leggere anche in situazioni di scarsa illuminazione.

Leggi anche…

Mostra di più

Chiara Caretoni

Giornalista pubblicista, lavora come redattrice per OK Salute e Benessere dal 2015 e dal 2021 è coordinatrice editoriale della redazione digital. È laureata in Lettere Moderne e in Filologia Moderna all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha accumulato diverse esperienze lavorative tra carta stampata, web e tv, e attualmente conduce anche una rubrica quotidiana di salute su Radio LatteMiele e sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR). Nel 2018 vince il XIV Premio Giornalistico SOI – Società Oftalmologica Italiana, nel 2021 porta a casa la seconda edizione del Premio Giornalistico Umberto Rosa, istituito da Confindustria Dispositivi Medici e, infine, nel 2022 vince il Premio "Tabacco e Salute", istituito da SITAB e Fondazione Umberto Veronesi.
Pulsante per tornare all'inizio