Le cosiddette maniglie dell’amore sono accumuli di grasso localizzati sui fianchi, quasi inevitabili negli uomini sopra i 40 anni.
Perché si fa così fatica a eliminarle? «Il tessuto adiposo in questa zona viene intaccato solo quando tutto il resto della massa grassa su fianchi, cosce e glutei è già dimunuita», spiega il medico dello sport Sergio Lupo (puoi chiedergli un consulto). «Per questo non basta mettersi a dieta o andare in palestra». L’ideale è mettere in atto alcune strategie mirate.
• La dieta. «Il primo consiglio è eliminare del tutto alcolici e zuccheri», dice Patrizia Bollo (puoi chiederle un consulto), professore a contratto di dietistica delle malattie endocrino-metaboliche all’Università degli studi di Milano.
«Dannoso saltare i pasti. Bisogna fare colazione, pranzo e cena, con l’accortezza di inserire nella dieta proteine, frutta e verdura di stagione e senza escludere del tutto i carboidrati: 80 grammi di pasta o di riso integrali vanno benissimo a pranzo. Attenzione anche ai condimenti: meglio non superare i cinque cucchiaini di olio extravergine d’oliva al giorno».
• Gli sport. «Strutturate un programma di allenamento completo, che unisca attività aerobica, cioè con consumo di ossigeno e a bassa intensità, a esercizi specifici», dice Lupo.
Bisogna che lo sforzo fisico sia costante e prolungato, almeno di 45 minuti per tre volte a settimana. «Via libera dunque a camminate in salita, corsa lenta, cyclette e nuoto. Poi abbinate, sempre per tre volte a settimana, esercizi specifici in palestra, come flessioni laterali del tronco e rotazioni, insieme ad addominali laterali: almeno tre serie da dieci per ogni esercizio», conclude Lupo.
• Le creme. «Un piccolo aiuto può arrivare dalle creme che contengono levotiroxina ed escina, farmaci da banco da utilizzare sotto controllo medico e che agiscono migliorando il microcircolo a livello delle maniglie», dice il dermatologo Antonino Di Pietro (puoi chiedergli un consulto).
• I trattamenti. «Si può intervenire in modo efficace con gli ultrasuoni focalizzati che sciolgono gli adipociti, cioè le cellule del grasso», continua Di Pietro. «Si fa una seduta ogni 15 giorni, in ambulatorio e senza anestesia, da ripetere per cinque-dieci sedute, al costo medio di 300 euro l’una. In contemporanea può essere utile sottoporsi a un ciclo di radiofrequenza, cinque-sei sedute ogni due settimane, al costo medio di 150 euro l’una, per mantenere il turgore e l’elasticità dei tessuti trattati».
Francesca Gambarini – OK La salute prima di tutto
Ultimo aggiornamento: 16 settembre 2010