Benessere

Lavoro: scopri quanto sei soddisfatto con un semplice test

Il performance coach ci mette alla prova con alcune domande che analizzano la condizione emozionale relativa al "back to work"

È arrivato settembre: le vacanze sono ormai concluse e il “back to work” è nuovamente protagonista delle nostre giornate. Ma complice la situazione attuale, tra aumento dei costi, imminenti elezioni, guerra, Covid e vaccini, lo stato d’animo con cui ci si presenta nel luogo di lavoro può non essere del tutto produttivo e positivo. Specie se si è soggetti anche ad incarichi che non soddisfano, capi e colleghi non troppo socievoli, ambienti demotivanti e ancora code mattutine o ritardi dei mezzi pubblici, così come problemi nei rapporti personali.

Come analizzare le condizioni emozionali rispetto al lavoro

Ecco allora un test semplice, ma efficace, per analizzare le condizioni emozionali relative alla percezione del proprio lavoro, di come questo influenzi la vita di tutti i giorni e quali siano gli aspetti maggiormente impattanti sia in termini positivi sia negativi.

Gruppo San Donato

Una sorta di “indagine” che, come sottolinea il suo ideatore e performance coach Giovanni Gabrielli, «non ha una reale valenza scientifica, ma rappresenta un punto di vista laterale sulle condizioni in cui ci si trova rispetto al proprio lavoro, per questo va vissuto come un gioco conoscitivo relativo a sé stessi».

Gli 11 punti di domanda

Partendo dal presupposto che per formulare suggerimenti efficaci bisognerebbe tenere conto di ogni situazione individuale e soggettiva, senza generalizzazioni, il performance coach ha stilato “gli 11 punti di domanda”, curiosi ma risolutivi, cui rispondere senza troppo impegno.

Il consiglio, per chi abbia intenzione di mettersi alla prova, è dedicare 10 minuti del proprio tempo per riflettere su questi indicatori, dando un voto da 1 a 10 ad ognuno. Una volta concluso l’elenco e sommato il punteggio di tutte le domande, si divide il totale per 10. Il risultato finale corrisponderà al voto medio della soddisfazione personale del proprio lavoro.
Da tenere a mente: ognuno degli indicatori, singolarmente, ha un significativo impatto sul benessere psicofisico.

Iniziamo!

  1. Quanto il lavoro impatta sul privato in termini di qualità e quantità?
  2. Quanto il lavoro motiva e soddisfa realmente?
  3. Quali risultati si ottengono rispetto agli obiettivi e gli standard fissati da altri?
  4. Quanto il lavoro che facciamo è coerente con i nostri studi, interessi, obiettivi valori personali e passioni?
  5. Come sono i rapporti con colleghi e capi?
  6. Quanto ci si sente adeguati in termini di esperienze, competenze e attitudini utili a presidiare ogni aspetto lavorativo?
  7. Quanto ci si sente valorizzati in azienda?
  8. Qual è il livello di gradevolezza ambientale del proprio ufficio o luogo in cui si lavora?
  9. Ci sono difficoltà logistiche per raggiungere il luogo di lavoro?
  10. Qual è il grado di autonomia e delega che si ha nel proprio lavoro?
  11. Com’è la situazione economica personale?

Dare il via a un percorso di cambiamento

E adesso? Dopo aver risposto a tutte e 11 le domande, il performance coach consiglia di individuare i punti a cui si è data una valutazione inferiore a 6, cercando di analizzare le due ragioni principali che hanno definito il voto. In questo modo si avrà un’idea delle cause o ragioni responsabili del livello di soddisfazione o insoddisfazione lavorativa.

Per gli indicatori con punteggi più critici invece, il compito sta nel chiedersi quanto il voto negativo dipenda da sé stessi e quindi possa essere modificabile o quanto dipenda da altri fattori esterni e, di conseguenza, difficilmente modificabile. Così facendo, si potrà dare il via a un percorso di cambiamento relativo alla percezione del proprio lavoro.

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Beatrice Foresti

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, insieme ad altre testate. È laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all’Università IULM di Milano e ha da poco terminato un Master in Giornalismo alla RCS Academy. È appassionata di scrittura, radio, fotografia e viaggi.
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