Diversi studi hanno dimostrato nel tempo che dedicarsi a esperienze che hanno a che fare con l’arte debba essere considerato un trattamento non invasivo, senza rischi per prevenire o migliorare la nostra salute.
In questo articolo
L’arte fa bene alla salute: più di 3.000 studi analizzati
L’Organizzazione Mondiale della Salute ha chiesto all’Health Evidence Network di raccogliere le prove scientifiche che l’arte possa essere da nutrimento e cura per la salute umana. L’Health Evidence Network collabora con l’OMS proprio per verificare l’esistenze di evidenze che mette a disposizione dei governi e dei parlamenti per permettere loro di svolgere al meglio la loro funzione.
I ricercatori hanno analizzato 900 pubblicazioni, tra cui 200 meta analisi, per un totale di più di 3.000 studi in totale.
I risultati della ricerca
I risultati hanno dimostrato il contributo dell’arte nella promozione del benessere e nella prevenzione di una serie di malattie fisiche e psicologiche. Lo studio suggerisce che le arti possano anche aiutare ad alleviare i sintomi di quelle patologie per le quali non esiste ancora una cura efficace.
In particolare l’arte può:
- aiutare le persone ad alleviare i sintomi di una situazione psicologica causata da un trauma o un abuso.
- Dare sollievo alle persone con condizioni acute.
- Supportare le persone con disturbi di natura neurologica, inclusi autismo, paralisi celebrale, ictus, demenze.
- Aiutare nel trattamento di malattie non trasmissibili come il cancro, le patologie polmonari, le malattie cardiovascolari.
- Supportare l’azione delle cure palliative nelle terapie per il fine vita.
La danza per chi vive con il Parkinson
Ci sono centinaia di centri che offrono programmi di danza per le persone che vivono con il Parkinson. Tutti si riconoscono nella rete Dance for PD. Dance for PD, dove PD sta per Parkinson Disease, la malattia di Parkinson – è stata fondata nel 2001 per parlare in modo creativo dei problemi relativi ai sintomi che vivono le persone con Parkinson, come l’equilibrio, le capacità cognitive, le abilità motorie, la salute mentale e la sicurezza fisica. I programmi sono gestiti da ballerini che sono stati preparati in modo professionale. I corsi sono supportati anche da neuroscienziati, neurologi, professionisti dell’assistenza medica e ricercatori. Oltre 40 ricerche hanno confermato l’efficacia del ballo per contrastare i sintomi di questa malattia. In Italia è possibile seguire questo tipo di corsi a Bassano del Grappa alla Dance Well/CSC.
Canto per per combattere lo stress e le malattie cardiovascolari
Basti pensare agli effetti di cantare in un coro. Non solo riduce il rischio o i sintomi di malattie come l’Alzheimer, ma aiuta a respirare meglio, con conseguenze positive per la salute dell’apparato respiratorio. Ma sono molti gli ambiti in cui dedicarsi ad attività che hanno a che fare con l’arte è particolarmente utile.
FONTE: Dance for PD
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