Ormai è assodato: applicare lo smalto ininterrottamente, senza mai fare una pausa tra una seduta e l’altra di manicure, è dannoso per le unghie. Questi prodotti, specialmente quelli semi-permanenti, causano un ingiallimento e una disidratazione della lamina ungueale, dovuti alla penetrazione dei pigmenti colorati all’interno di essa.
A lungo andare anche l’acetone rovina le unghie?
Quando lo smalto si “sbecca” a causa di piccoli colpi accidentali o inizia a staccarsi dall’unghia naturalmente apriamo l’antina del bagno, prendiamo acetone e dischetti e sfreghiamo accuratamente per eliminare ogni traccia di colore dalla lamina. Ma questo prodotto, a lungo andare, può rovinare l’unghia e la pelle che la circonda? «Sì, essendo un solvente, l’acetone asporta lipidi e acqua sia dall’unghia sia dalla pelle circostante, causando una profonda secchezza. Ne consegue che la cute intorno alla lamina ungueale assume un colorito biancastro, mentre l’unghia si sfalda» conferma Bianca Maria Piraccini, professoressa associata di dermatologia all’Università di Bologna ed esperta in malattie di unghie e capelli.
Esistono alternative all’acetone?
«Per togliere lo smalto esistono alternative all’acetone ma si tratta pur sempre di solventi con sostanze aggressive e irritanti, che comportano gli stessi rischi. Dunque, l’unica soluzione consiste proprio nella sospensione periodica di smalto e solventi» conclude la dermatologa.
Chiara Caretoni
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