Solo un adulto su due raggiunge i livelli raccomandati di attività fisica, solo un bambino su quattro dedica almeno un’ora di un giorno a settimana ai giochi di movimento e circa un italiano su tre pratica sport nel tempo libero.
Per sedentarietà si muore
Questo il quadro della sedentarietà in Italia, che ogni anno uccide 88.200 persone. Un numero importante, che rappresenta il 14,6% di tutte le morti nel nostro Paese e corrisponde a 1,6 miliardi di euro all’anno di costi sanitari. Miliardi che servono a trattare le quattro patologie maggiormente causate da uno stile di vita sedentario: tumore al seno, tumore al colon-retto, diabete di tipo 2 e coronopatia.
Il rapporto
I numeri sono stati rilevati dal Rapporto Istisan “Movimento, sport e salute: l’importanza delle politiche di promozione dell’attività fisica e le ricadute sulla collettività”, realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dal Ministero della Salute e dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI).
Guadagno in salute e in denaro
Secondo il rapporto, un aumento dei livelli di attività fisica e l’adozione di stili di vita più salutari determinerebbero un risparmio per il Servizio sanitario nazionale pari a oltre 2 miliardi e 300 mila euro. Si eviterebbero infatti numerose prestazioni specialistiche e diagnostiche ambulatoriali, trattamenti ospedalieri e terapie farmacologiche.
Gli studi scientifici sulla sedentarietà
I rischi di una vita poco attiva si conosco da anni: un’imponente ricerca americana, pubblicata sulla rivista scientifica Jama nell’ottobre 2018, dimostra come l’assenza di esercizio fisico sia la cosa peggiore per la nostra salute. Secondo gli esperti, avere il fiatone dopo due rampe di scale è peggio che essere ipertesi, diabetici o fumatori. La mancanza di attività fisica fa male al corpo, ma anche alla mente: secondo un altro studio, questo del 2016, la sedentarietà riduce il flusso di sangue che irrora il cervello, soprattutto nelle aree deputate alla memoria e quindi a maggiore rischio Alzheimer.
Anche il resto del mondo è sedentario
Anche i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) parlano chiaro: si stima che nel mondo un adulto su quattro non è sufficientemente attivo e che l’80% degli adolescenti non raggiunge i livelli raccomandati di attività fisica. In particolare, in Europa oltre un terzo della popolazione adulta e due terzi degli adolescenti non sembrano svolgere abbastanza attività fisica.
Cosa dicono le linee guida
Gli esperti consigliano il raggiungimento dell’obiettivo dei 60 minuti giornalieri o dei 150 minuti settimanali attraverso la suddivisione dell’attività in sessioni più brevi nel corso della giornata. Ad esempio, per raggiungere l’obiettivo di 60 minuti di attività fisica giornaliera, i bambini possono dedicarvisi per due periodi di 30 minuti in due momenti diversi della giornata. Allo stesso modo, gli adulti possono raggiungere l’obiettivo di 150 minuti settimanali praticando 30 minuti di attività fisica cinque volte a settimana.
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