L’autunno è la stagione dei colori. Un periodo magico in cui il verde dell’estate cede il posto al giallo, all’arancione fino al rosso, offrendo agli occhi uno spettacolo sensazionale. Un momento ideale per riscoprire il legame con la natura e vivere un’esperienza in grado di riequilibrare corpo e mente. Dalla riduzione dello stress al ritrovamento della pace interiore, Dolomiti Paganella, insieme alla naturopata Stefania Agostini, svela i 6 benefici del foliage e di una passeggiata nei boschi.
Rafforza il sistema respiratorio
Specie nel periodo autunnale, passeggiare in un bosco significa lasciarsi avvolgere da fragranze naturali e aromi intensi. In particolare, gli oli essenziali legnosi emanati dalle conifere e dalle loro resine arricchiscono la qualità dell’aria apportando, attraverso la respirazione, numerosi benefici al corpo e allo spirito, oltre che una connessione più profonda con la natura.
«Tali oli agiscono sul nostro sistema respiratorio, aiutandolo contro gli agenti esterni. – spiega la naturopata – Per poter continuare a vivere l’esperienza del bosco anche a casa, si possono utilizzare gli oli essenziali puri. Un esempio è quello di larice, utilizzato come espettorante e antibatterico, ma che ha anche un effetto benefico contro lo stress».
Riduce i livelli di cortisolo
Il “forest bathing” è un’antica pratica giapponese che, attraverso l’immersione totale nella foresta e l’inalazione dei monoterpeni rilasciati dalle piante, aiuta a ridurre lo stress e a normalizzare la pressione sanguigna, con effetti benefici anche sul sistema immunitario. Anche se il bosco dona benessere in ogni stagione, i periodi migliori per godere dei suoi effetti sono la primavera, l’estate e l’inizio dell’autunno.
Il consiglio è prendere tempo per sé, lasciarsi coinvolgere da tutti i sensi e osservare il colore delle foglie «stando nel silenzio della natura, che invita alla quiete interiore, camminando lentamente, e respirando a fondo, cogliendo i diversi profumi» sottolinea Agostini.
Un’esperienza che è possibile vivere anche nel Parco del Respiro, un luogo abitato da abeti rossi, pini silvestri, larici, frassini, carpini neri, ma soprattutto faggi, tra le specie che emanano la maggiore quantità di monoterpeni. «Questo luogo, dal grande potere rigenerativo, è facilmente accessibile a piedi ed è ricco di piante benefiche, tra cui il grande abete bioenergetico che, con l’aiuto delle pratiche del Forest Bathing, creano un ambiente ideale per favorire la riduzione dei livelli di cortisolo, l’ormone responsabile dello stress», continua.
È una vera e propria sessione di cromoterapia
Responsabile del mutamento autunnale è la clorofilla. Degradandosi fa via via emergere altri pigmenti presenti all’interno delle piante come ad esempio carotenoidi, antociani e flavonoidi. Si assiste così al fenomeno del “foliage” che con i suoi colori, secondo la cromoterapia, ha numerosi effetti benefici su mente e corpo.
Come spiega la naturopata, ogni colore ha una vibrazione energetica che interagisce con l’organismo. «Il rosso è associato al calore e all’energia, è il simbolo del fuoco, del sangue ed è collegato alla forza come spinta all’azione verso un cambiamento. Il giallo trasmette felicità e buonumore, ma raffigura anche la parte intellettuale del cervello, per questo favorisce la concentrazione; questo colore luminoso richiama più leggerezza, è il simbolo di vitalità, ottimismo e rinascita. L’arancione unisce questi due colori e richiama la pace interiore e la trasformazione, trasmettendo sensazioni positive di serenità, creatività ed entusiasmo».
Migliora la circolazione e la postura
Per un’esperienza completa e totalizzante, l’ideale sarebbe provare una camminata a piedi nudi sul letto di foglie cadute, così da poter stabilire un contatto diretto con la natura. «La pelle è l’organo di comunicazione più esteso del corpo ed è un piacere camminare scalzi per ricevere gli stimoli dalla terra ed elettroni che favoriscono la riduzione dello stress ossidativo. Se eseguita sul terreno fresco, stimola inoltre la circolazione, aumenta la vitalità e migliora la postura» spiega Agostini.
Aiuta a riscoprire la “meraviglia”
Una passeggiata nel bosco a contatto con la vegetazione ha anche un importante effetto emozionale: osservare la natura significa riscoprire la meraviglia, una dimensione innata nei bambini, ma che anche gli adulti possono rivivere concentrandosi sul presente e ritrovando l’equilibrio. Come spiega la naturopata, «stare in un ambiente naturale ci fa sentire a nostro agio, generando un beneficio sia fisico che emotivo. Grazie a una profonda connessione con la natura possiamo rilassarci e ridimensionare le preoccupazioni, staccando per un po’ dai ritmi stressanti per armonizzare quelli biologici».
Insegna a “lasciar andare”
L’autunno è la stagione del cambiamento. E così, immergersi nella natura in questo periodo di trasformazione acquisisce un importante valore simbolico: qualcosa sta per finire, ma solo per lasciare spazio a qualcos’altro. «Anche la semplice osservazione di questo fenomeno ci stimola ad accogliere con più serenità il cambiamento e a fluire con esso senza troppa resistenza. – conclude Agostini – Osservare la natura ci insegna a ‘lasciare andare’ e a ‘far scivolare via’: come gli alberi, infatti, anche noi dovremmo ‘spogliarci’ di ciò che non è importante per poter vivere meglio nel momento presente».
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