Una proteina che agisce come un vero e proprio interruttore dell’invecchiamento cellulare. La scoperta è stata condotta dal professor Eros Lazzerini Denchi insieme a ricercatori dello Scripps Research Institute di La Jolla in California. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Science.
Una proteina fondamentale nella lunghezza dei telomeri
Questa proteina – battezzata Tzap – si lega alle estremità dei cromosomi, determinando la lunghezza dei telomeri, i segmenti del Dna che proteggono queste parti finali. Proprio i telomeri sono determinanti nell’invecchiamento.
«Si tratta di una proteina complessa, che si localizza specificamente alla fine dei cromosomi» – commenta l’altra autrice dello studio, Julia Su Zhou Li, studentessa del laboratorio di Lazzerini Denchi.
Cosa sono i telomeri
Com’è noto infatti le cellule si riproducono continuamente. Ogni volta che una cellula si riproduce il DNA resta intatto, mentre i telomeri diventano più corti. I telomeri più lunghi permettono alle cellule di dividersi più spesso. Se diventano troppo corti per lavorare, causano un invecchiamento cellulare e smettono di funzionare correttamente.
Generalmente si accorciano con l’età, anche se possono diventare più corti a causa dello stress, del fumo, della sedentarietà e di una dieta sbagliata. L’accorciamento dei telomeri è legato a tutti gli aspetti dei processi di invecchiamento.
I telomeri sono l’orologio del nostro corpo
«I telomeri rappresentano l’orologio della cellula – spiega Lazzerini Denchi. – Questo orologio cellulare deve essere finemente regolato per permettere un numero sufficiente di divisioni cellulari tali da garantire lo sviluppo dei diversi tessuti dell’organismo, ma allo stesso tempo deve anche limitare la proliferazione delle cellule tumorali».
Questa scoperta apre ora a nuovi farmaci per rallentare l’invecchiamento e prevenire molte malattie.
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