La California mette al bando le microsfere cosmetiche di plastica, cioè le piccolissime palline che si trovano in numerosi prodotti per la cura personale, dai saponi esfolianti ai dentifrici. Il governatore dello Stato Usa, Jerry Brown, ha approvato una misura che renderà fuorilegge le microperle dal 2020. La decisione è stata presa per tutelare l’ambiente e la fauna. Le sfere non biodegradabili, infatti, dagli scarichi dei bagni si riversano nei corsi d’acqua e vengono ingerite da pesci e altri animali.
In base a uno studio pubblicato il mese scorso dalle università della California e dell’Oregon, ottomila miliardi di microperle finiscono ogni giorno direttamente negli habitat acquatici dei soli Stati Uniti. È una quantità sufficiente a coprire 300 campi da tennis, ma che rappresenta appena l’1% del totale: 800mila miliardi di microparticelle confluiscono nei detriti fognari, da dove possono trovare la via per corsi d’acqua e oceani. Le microsfere, infatti, passano indenni dagli impianti di trattamento delle acque di scarico.
Per tutelare l’ambiente non occorre tuttavia rinunciare agli scrub. Come spiegano gli esperti nella ricerca, esistono microsfere biodegradabili che non arrecano danni a flora e fauna. (ANSA).
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