Benessere

I posti più sporchi, dal bancomat alle maniglie

La tastiera del bancomat è un vero covo di microbi come altri oggetti che usiamo quotidianamente, dal portafoglio al cellulare

Covi di batteri

Covi di batteri

 

Nella lista nera dei maggiori dispensatori di microbi e batteri non ci sono solamente i luoghi pubblici, quelli che non sono mai puliti come dovrebbero, ma ci sono anche molti dei nostri oggetti privati. Questo perché i germi e i virus sono ovunque e noi, spesso inconsapevolmente, ne siamo vettori: li raccogliamo con le mani toccando vari oggetti o le mani di altre persone, e li portiamo in giro con noi contribuendo a diffondere agenti patogeni e sporcizia.

«È molto importante lavarsi bene le mani come primo passo per ridurre il rischio di infezioni virali e batteriche e di non dimenticare il lavaggio del corpo e degli indumenti, specie quando si viaggia, e di prestare attenzione alla biancheria da letto e da bagno nelle camere d’albergo, da farsi subito cambiare se si nota sporcizia» specifica Carlo Signorelli, past presidente della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SITI) e professore ordinario di Igiene all’Università di Parma.

Gruppo San Donato

È bene ricordare, tuttavia, che la sporcizia non sempre causa un’infezione, anche perché le persone in buona salute hanno tutte un sistema immunitario che le protegge. Nella foto gallery la lista dei luoghi più sporchi a cui siamo a contatto praticamente ogni giorno, dal lavoro a casa, e qualche curiosità su barba e bacio.

Bagni pubblici

Bagni pubblici

I luoghi più a rischio di infezioni, e più sporchi, sono i bagni pubblici e quelli dove ci sono contatti stretti tra le persone, come avviene nei mezzi di trasporto affollati, nei punti di ritrovo e negli spazi al chiuso. «L’influenza e le altre malattie trasmesse per via aerea – spiega Signorelli – si possono contrarre soprattutto frequentando luoghi chiusi e affollati, dove la respirazione di tante persone favorisce la diffusione del virus». Qui puoi trovare tutte le strategie per difenderti da febbre e raffreddore.

Tastiera del bancomat

Tastiere del bancomat

Oltre a dispensare denaro, gli sportelli del bancomat sono anche un ricco covo di batteri e microbi. In special modo le tastiere utilizzate per digitare il codice segreto che, secondo uno studio della New York University, sono affollate dai microrganismi più svariati: ci sono microbi che vengono da superfici domestiche, come televisori, servizi igienici, cucine e cuscini, ma anche dal cibo (street food) come pollo, molluschi e lische di pesce. Dalla ricerca, che ha analizzato 66 bancomat in diverse aree di New York, è emerso che sulle tastiere ci sono persino microrganismi legati al tratto genito-urinario, come alcune specie strettamente legate al Trichomonas vaginalis, e dei Lactobacillales, che di solito si trovano in piante in decomposizione e nei prodotti lattiero-caseari. Insomma, dopo aver prelevato, correte subito a lavarvi le mani!

Seggiolino

Seggiolino

Dopo le tastiere, ecco un insospettabile oggetto su cui si annidano molti germi: il seggiolino per auto dei bambini. A rivelarlo uno studio condotto dall’Università di Birmingham nel Regno Unito, durante il quale è stato analizzato il contenuto di 20 autovetture, scoprendo che nel seggiolino possono annidarsi anche 100 diversi tipi di batteri e funghi, tra cui anche Salmonella ed Escherichia coli. Se la macchina non viene periodicamente pulita al suo interno e se, come spesso accade, lasciamo nell’abitacolo un po’ di tutto, dagli avanzi di cibo ai fazzoletti usati, i germi possono facilmente diffondersi. Per tutelare la salute dei vostri bimbi, quindi, ricordatevi di pulire spesso l’interno della macchina e il seggiolino, facendo attenzione anche a come vi adagiate il piccolo.

Maniglie (e bottoni)

Maniglie (e bottoni)

Frigo, microonde, porta del bagno: cos’hanno in comune tutti questi oggetti? La maniglia, che in tema di sporcizia non è messa meglio delle tastiere, soprattutto se si trova in zone piuttosto affollate come l’ufficio. Entrando e uscendo dal bagno o da una zona relax dopo aver fatto i bisogni o uno spuntino, la maniglia della porta si contamina con sporco e germi in quantità elevatissime. Anche quelle usate per aprire il forno a microonde o il frigorigero non sono da meno, dato che vengono toccate ripetutamente mentre si maneggia il cibo, anche crudo (qui come scongiurare il rischio di contaminazioni batteriche tra alimenti cotti e crudi). Lo stesso discorso vale per i bottoni delle macchinette che dispensano caffè o acqua negli uffici e che in un solo giorno vengono “schiacciati” da tantissime dita, non sempre appena lavate.

Metropolitana

Metropolitana

Quella messa peggio sembra essere quella di New York, ma anche le altre non possono considerarsi migliori. Stiamo parlando della metropolitana, un altro dei luoghi pubblici e affollati più ricco di virus e batteri, che viaggiano di mano in mano passando dai tornelli alle biglietterie, dalle ringhiere alle panchine e ai pali a cui ci si appoggia durante il viaggio. Il caso più eclatante è appunto quello della metropolitana della Grande Mela, che secondo uno studio shock condotto dal Weill Cornell Medical College di New York ospita 562 specie di batteri. Anche se sono risultati non vitali e incapaci di causare infezione, tra i microrganismi ci sarebbero anche quelli responsabili della peste bubbonica e dell’antrace.

Portafogli e portamonete

Portafogli e portamonete

Il 90% dei borsellini che usiamo per conservare le monetine e le banconote sono affollati di microrganismi, dai micrococchi ad alcuni tipi di stafilococchi. È quanto emerge da una ricerca della University of Mauritius, in cui viene spiegato che i borsellini raccolgono batteri antigienici soprattutto dai bagni e dai tavoli della cucina, dal momento che li appoggiamo ovunque e senza mai lavarli. Secondo gli studiosi, la proliferazione dei batteri è maggiore nei portamonete femminili che in quelli maschili e una differenza sostanziale la fa il materiale di cui è fatto l’oggetto. Se i borsellini o i portafogli sono in pelle, infatti, la contaminazione batterica è minore rispetto a quelli in tessuto sintetico, perché la superficie più liscia rende difficile l’annidarsi dei batteri.

Strofinaccio e cellulare in cucina

Strofinaccio e cellulare in cucina

Se ci chiedessero di pensare a dove si trovano i germi più pericolosi della cucina, subito il pensiero andrebbe ai piatti sporchi dopo un pasto. Sbagliato: la maggior parte dei batteri si annidano negli strofinacci in cui ci puliamo le mani e sullo smartphone con cui cerchiamo ricette, chattiamo o telefoniamo mentre cuciniamo. Lo dimostra uno studio condotto in Kansas e pubblicato su Food Protection Trends. Soprattutto gli stracci e strofinacci che utilizziamo per pulirci o asciugarci le mani, possono rapidamente essere contaminati con microrganismi che, in alcuni casi, possono anche portare intossicazioni alimentari. Alla luce di queste nostre cattive abitudini, i ricercatori del Kansas hanno elaborato tre semplici regole da seguire per migliorare l’igiene in cucina: lavare gli strofinacci dopo la preparazione di ogni pasto, preferire la carta assorbente usa e getta e curare la pulizia dei telefoni, disinfettandoli spesso con soluzioni specifiche.

Viso rasato

viso rasato

Ha più batteri una folta barba o un mento e delle guance ben rasate? Se state pensando che la risposta corretta sia “l’uomo barbuto”, vi state sbagliando. Secondo uno studio inglese, infatti, gli uomini che si radono quotidianamente hanno più possibilità di ospitare il batterio Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (cioè agli antibiotici beta-lattamici e alle cefalosporine) rispetto a chi preferisce farsi crescere la barba. Gli uomini glabri sono ricettivi verso alcuni batteri del 52,6% in più rispetto a chi ha il viso ricoperto di peluria e la causa va ricercata nelle micro-abrasioni della pelle generate dalla rasatura, che favorirebbe la loro proliferazione. Secondo le ipotesi avanzate dal microbiologo Adam Robert dell’University College di Londra, tra i peli della barba di un uomo si nasconderebbe anche una sorta di “antibiotico” naturale in grado di colonizzare pelle e barba al punto da eliminare la presenza di altri germi.

Bacio

Bacio

Oltre a essere un’esplosione di emozioni, il bacio è anche una vera e propria esplosione di batteri. Sì, perché secondo uno studio olandese riusciamo a trasferire ben 80 milioni di microbi in soli 10 secondi di bacio alla francese (quindi con contatto della lingua). La notizia, in realtà, non dovrebbe stupire se si pensa che, come hanno rivelato già altre ricerche, nella bocca e nella saliva vivono più di 700 specie diverse di microrganismi.

TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE

Il cane vi lecca il viso? Potreste ammalarvi

Mal di testa: e se fosse colpa dei batteri della bocca?

Batteri e muffe nei cubetti di ghiaccio

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio