Benessere

I peli superflui si combattono così

I pregi e i limiti dei metodi per affrontare l'irsutismo, dalla ceretta al laser

Ecco una guida per chi soffre di irsutismo, l’eccesso di peli. Un problema che può diventare un limite dal punto di vista della vita sociale.
Questi sono i vari metodi per eliminare o diminuire peli superflui, con pregi e difetti, spiegati da Marcello Monti (puoi chiedergli un consulto), responsabile dell’unità operativa di dermatologia dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano).

Lo sbiancamento

Gruppo San Donato

La ceretta

La depilazione meccanica

L’epilazione chimica

L’epilazione meccanica

L’elettrodepilazione

Il laser

La luce pulsata

LO SBIANCAMENTO
Il più facile e blando: creme ossigenanti sbiadiscono la melanina (il pigmento che dà il colore ai peli). Sono di solito ben tollerate, si possono quindi usare anche su zone delicate, come per esempio l’inguine o l’areola del capezzolo, dove alcune donne lamentano la crescita di peli. Lo schiarimento va rinnovato ogni due-tre mesi.

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La ceretta
La depilazione meccanica
L’epilazione chimica
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L’elettrodepilazione
Il laser
La luce pulsata

LA CERETTA
Può essere fatta a caldo o a freddo. Nel primo caso si usano cere solide a temperatura ambiente, che si sciolgono a 40 gradi e si applicano con una spatola sulla cute. Poi si aspetta che la temperatura scenda fino a 36-37 gradi e a quel punto la si strappa, portando via anche i peli che ha intrappolato.
Le cerette a freddo sono collose a temperatura ambiente e quindi non c’è bisogno di riscaldarle.
In entrambi i casi, a venire via è il bulbo pilifero, quindi la ricrescita è molto più lenta che con altri metodi. Inoltre, la ceretta diminuisce la densità dei peli nelle zone trattate.
Punti a sfavore sono il dolore e una possibile infiammazione ai follicoli piliferi (follicolite), che può essere ridotta con creme lenitive o astringenti. Le cerette vengono spesso accusate di rompere varici o capillari: non è vero, dunque le possono fare anche quelli che soffrono di fragilità capillare.
Non sono adatte per le zone particolarmente sensibili perché il dolore può essere eccessivo, anche se dipende da persona a persona: molte donne temono l’inguine, le ascelle e il labbro superiore, mentre gli uomini soffrono per il torace.

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La depilazione meccanica
L’epilazione chimica
L’epilazione meccanica
L’elettrodepilazione
Il laser
La luce pulsata

LA DEPILAZIONE MECCANICA
Da anni sono in vendita rasoi a lame rotanti che prima agganciano e poi strappano il pelo, bulbo compreso. I pro e i contro sono quelli della ceretta.

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L’epilazione chimica
L’epilazione meccanica
L’elettrodepilazione
Il laser
La luce pulsata

L’EPILAZIONE CHIMICA
Si usano creme a base di acido tioglicolico, sostanza che rompe i legami tra le molecole di cheratina, la proteina di cui sono fatti i peli, che si spezzano alla base. Non fa male, ma il bulbo non viene asportato, quindi la ricrescita è più rapida e l’effetto estetico è meno buono perché rimangono punti neri, come per la barba.
Altro inconveniente è che l’acido tioglicolico può essere irritante anche per lo strato corneo (il più esterno) della pelle, soprattutto per le zone delicate (volto, areola, inguine). A sfavore dell’epilazione chimica gioca anche il fatto che il pelo può incarnirsi, cioè potrebbe crescere verso l’interno.

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L’epilazione meccanica
L’elettrodepilazione
Il laser
La luce pulsata

L’EPILAZIONE MECCANICA
È quella praticata con lamette apposite (più delicate di quelle che si usano per la barba) o rasoi elettrici. L’effetto è simile a quello dell’epilazione chimica, senza pericolo di irritazione della pelle.

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L’elettrodepilazione
Il laser
La luce pulsata

L’ELETTRODEPILAZIONE
È l’unico metodo di depilazione definitiva. Si basa su aghi diatermici, che conducono la corrente elettrica fin dentro il bulbo, bruciandolo. Va eseguita con molta precisione da operatori esperti e con aghi isolati fino alla punta, per evitare che la corrente si scarichi anche in superficie provocando ustioni.
È un metodo adatto anche per le zone molto delicate, come il mento, il labbro, l’inguine, l’areola mammaria, ma richiede sedute ripetute e può essere usato solo su piccole superfici.

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Il laser
La luce pulsata

IL LASER
Si basa sull’emissione di una luce coerente a una precisa lunghezza d’onda, che corrisponde a quella che conferisce il colore ai granuli di melanina. Il raggio viene indirizzato sul bulbo: se ci sono, i granuli vengono bruciati. Evaporando, sviluppano un calore tale da distruggere il bulbo e il pelo.
Il metodo è efficace e può essere usato anche su superfici estese, come la schiena negli uomini, ma funziona solo su chi la melanina ce l’ha, quindi su chi ha i peli scuri o perlomeno castani.
Va ripetuta in più sedute per garantire un buon risultato, non è adatta al volto e va usata con cautela anche sulle ascelle, per la presenza di ghiandole che possono essere danneggiate.
Infine, non va considerata una depilazione definitiva, perché in alcuni casi si è osservata una ricrescita anche con peli più grossi di quelli eliminati.

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La luce pulsata

LA LUCE PULSATA
Utilizza una luce di forte intensità e di breve durata. Il principio e le indicazioni non sono diversi rispetto al laser. Per il futuro, si sta studiando una terapia fotodinamica che permetta di ottenere un effetto simile a quello del laser ma valido per tutti, non solo per chi ha i peli scuri. Il nuovo metodo si fonda sull’idea di introdurre nel follicolo pigmenti che, sottoposti a luce a una certa lunghezza d’onda, vadano incontro a una reazione chimica, in grado di sviluppare un calore sufficiente a distruggere bulbo e pelo, come accade per la melanina con il laser. La sperimentazione è in fase avanzata.
Luigi Ripamonti – OK La salute prima di tutto

Ultimo aggiornamento: 21 ottobre 2010

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