Glifosato: è pericoloso per la salute?

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Il glifosato

Il glifosato è contenuto nell’erbicida più usato al mondo. È utilizzato per eliminare erbacce e piante infestanti. Viene spruzzato direttamente sulle piante o sui terreni. È usato da molti anni. Solo recentemente alcuni studi scientifici hanno evidenziato la possibilità che ci siano serie conseguenze sulla salute, quando se ne assume troppo.

Dove si può trovare

Si può trovare nell’acqua, ma anche in molti prodotti a base di farina come pasta, biscotti, fette biscottate e in alcuni cereali per la colazione. Va detto che le dosi rinvenute sono decisamente molto basse.

Quantità tollerata secondo l’EFSA

La quantità tollerata, secondo l’Unione europea, è di 0,5 mg per kg di peso corporeo al giorno. Bisognerebbe quindi mangiare decine di chili della pasta o dei biscotti in commercio in Italia ogni giorno per superare questo limite. Il problema è che sembra essere in grado di rimanere nei laghi, nei fiumi e nelle acque di falda. Si pensa quindi che possa essere assunto attraverso l’alimentazione, anche se non ci sono dati incontrovertibili.

Per lo Iarc probabile causa di tumori
per Efsa probabilmente non cancerogeno

Lo Iarc, l’Agenzia dell’Oms per la Ricerca sul Cancro che analizza tutte le molecole per capire se siano cancerogene o meno, ha definito il glifosato come «probabile causa di tumori» perché in grado di danneggiare il DNA. Al momento però non ci sono studi clinici sull’uomo. I più importanti sono stati fatti sugli animali. Alcune ricerche sui topi hanno dimostrato che il glifosato alza il rischio di sviluppare un cancro ai reni e il linfoma non-Hodgkin. L’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ritiene invece che il glifosato sia «probabilmente non cancerogeno». L’Europarlamento ha votato una risoluzione attraverso la quale chiede alla Commissione europea di rinnovare l’autorizzazione all’uso del glifosato per soli 7 anni invece dei 15 previsti.