Cosa c’è di sbagliato nel seguire una dieta? Farlo in totale autonomia, senza sottoporsi al controllo di uno specialista. È l’errore che ho commesso io. Per fortuna me ne sono accorta in tempo.
Volevo migliorare il mio regime alimentare
Non sono mai stata una frequentatrice di fast food e affini, né mi ha mai attirato qualsiasi tipo di junk food. Ho sempre preferito cibi più sani e naturali, come un bel piatto di pasta anche tutti i giorni. Un paio d’anni fa ho cominciato a interessarmi sempre di più al discorso alimentare, decisa a migliorare ulteriormente il mio modo di mangiare. Tanto più che, nonostante non fossi affatto in sovrappeso, mi sarebbe piaciuto perdere anche qualche chilo.
Ho applicato alla lettera la dieta Zona
Così, tra una ricerca e l’altra, mi sono imbattuta nella dieta Zona e ho iniziato a leggere il libro di Barry Sears. Pagina dopo pagina, ero sempre più convinta che fosse esattamente quello che faceva per me. E ho deciso di seguire questo regime, prendendo alla lettera le indicazioni del biochimico americano. Ora so di aver applicato i principi della Zona in maniera esageratamente rigorosa. E in più, senza sottopormi preventivamente ad alcun controllo, né tantomeno consultare un esperto.
Via tutti i carboidrati
Da un giorno all’altro ho eliminato totalmente dalla mia alimentazione ogni tipo di carboidrati, che sono invece i nostri principali fornitori di energia per corpo e cervello: pasta, pane, patate, riso e cereali. E naturalmente anche i dolci. Mangiavo soltanto proteine animali e vegetali, verdura e frutta, escludendo quella troppo ricca di zuccheri. In più, quattro o cinque volte a settimana praticavo CrossFit, un programma di allenamento ad alta intensità tanto funzionale quanto faticoso. Nonostante tutto mi sentivo piena di energia, galvanizzata forse dalla mia profonda convinzione di procurarmi benessere, oltre che dalla perdita di peso che ovviamente cominciavo a ottenere. Ma questo stato di grazia è durato soltanto qualche mese. Poi il mio corpo ha iniziato a ribellarsi e sono squillati i primi campanelli d’allarme.
Non uscivo più a mangiare la pizza
L’energia che tanto mi aveva sostenuta cominciava ad affievolirsi, facendomi sentire spesso debole e affaticata, con emicranie frequenti. La pelle era sempre meno luminosa, le unghie e i capelli più fragili. Mi sentivo sempre più affamata e anche in palestra, nonostante continuassi a tenere duro, non riscontravo più i risultati di prima, visto che dopo tanto sforzo fisico non reintegravo con i nutrienti adeguati. Ciò nonostante non mollavo e continuavo imperterrita nelle mie abitudini: insomma, mi ero fissata. Al punto che non uscivo neanche più per una pizza con gli amici, a meno che riuscissi a dirottarli dove preferivo io.
Poi ho aperto gli occhi
Ma quando nel giro di un anno mi sono resa conto di essere scesa addirittura sotto il mio peso forma, raggiungendo i 48 chili per il mio metro e 70 di altezza, ho finalmente aperto gli occhi. Da troppo tempo stavo sottoponendo il mio corpo a uno stress veramente eccessivo, stress che stava diventando anche psicologico. E ho capito che dovevo fermarmi prima che le cose potessero aggravarsi pericolosamente.
Poi mi sono rimessa in carreggiata
Insieme a una nutrizionista ho intrapreso un percorso di rieducazione alimentare basato principalmente sulla reintroduzione di carboidrati, per ripristinare sia gli adeguati nutrienti per il mio organismo, sia la massa muscolare che avevo perso: ad esempio, la colazione con pane tostato e olio extravergine di oliva per riattivare il metabolismo, il ritorno graduale alla pasta e perfino una frittura e una pizza a settimana. Ho sostituito il CrossFit con un allenamento più equilibrato tre volte a settimana insieme a un personal trainer. E a poco a poco sono riuscita a riacquistare il mio peso forma, insieme a un fisico più armonioso e maturo che mi fa sentire più bella e femminile. E mi voglio molto più bene di prima.
Il mio errore? Non ho consultato un medico
Intendiamoci: non intendo affatto puntare il dito contro la dieta Zona, che per esempio per molti sportivi è un regime perfetto. L’errore l’ho fatto io, iniziando a seguirla senza consultare un esperto. Perché ognuno di noi è diverso, e non esistono diete universali adatte a tutti, neanche le più accreditate. Perciò, soprattutto adesso in previsione della prova costume, non fate di testa vostra seguendo inutili e improbabili diete last minute. Mangiate correttamente tutto l’anno. E in estate il bikini vi starà a meraviglia.
Giulia Luzi (testimonianza raccolta da Grazia Garlando)
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