Gli Europei di calcio hanno preso ufficialmente il via e, con loro, il tifo sfegatato per la Nazionale azzurra. A casa da soli o in compagnia degli amici, seguire la partite (e non solo quelle dell’Italia) è per molti appassionati un appuntamento quotidiano. Dalla postura non troppo corretta sul divano di casa alle birre e gli snack gustosi che spesso accompagnano la partita, i malanni in agguato per i tifosi sono molti. Tra questi la sindrome dell’occhio secco, l’acidità di stomaco, il mal di schiena e altri problemi legati alle abitudini poco salutari che si adottano davanti alla televisione. Ecco qualche consiglio su come mettere fuorigioco i “disturbi del tifoso”.
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Occhio secco
Le molte ore passate davanti alla televisione potrebbero anche generare la sindrome dell’occhio secco, un disturbo oculare causato da un’alterazione del film lacrimale. Come rimediare? Prima di tutto evitare di stare troppo vicini allo schermo, poi fare particolare attenzione all’ambiente: meglio che questo non sia troppo asciutto e che non ci sia un’esposizione diretta ai sistemi di condizionamento. La cattiva aerazione dell’ambiente e, magari, la presenza di fumo di sigaretta, possono facilitare la comparsa dell’occhio secco. Per avere sollievo ed eliminare la sensazione di fastidio utilizzate colliri, gel, pomate oculari o lacrime artificiali che aiutano a ripristinare il corretto film lacrimale. Ce ne sono a base di acido ialuronico, benzalconio in associazione, carbomer, caramellosa, sodio cloruro, tiomersal in associazione. Per favorire un’azione decongestionante potete optare per prodotti a base di amamelide.
Mal di stomaco e acidità
Fritti, superalcolici, bibite gassate e snack sono vizi molto frequenti durante la visione delle partite. Gli stessi alimenti, però, possono essere fonte di mal di stomaco o di disturbi legati a bruciore e acidità. Controllarne la quantità e fare attenzione a ciò che si mangia e beve prima o durante la visione della partita è molto importante. Se dopo la partita sentite comunque la bocca dello stomaco in fiamme e non volete passare una notte infernale, come consigliano gli esperti di Assosalute, potete trovare sollievo con medicinali antiacidi a base di acido citrico, bicarbonato di sodio, carbonato di calcio, citrati di sodio, cimetidina, ranitidina, pantoprazolo, omeprazolo e esomeprazolo. Anche in questi casi, il consiglio del farmacista vi sarà utile.
Pancia gonfia
La vostra pancia inizia ad assomigliare al pallone da calcio? Allora vuol dire che avete esagerato con il fumo e le gomme da masticare (entrambe contribuiscono a inalare aria nella pancia), oppure con le bibite gassate e con i cibi che fermentano una volta arrivati nell’intestino come fibre e alcuni legumi. La pancia gonfia è uno dei disturbi più comuni a livello gastrointestinale e spesso è associato a dolore addominale, meteorismo e stipsi. Per evitarlo cercate di mangiare lentamente, masticando bene, senza esagerare con la quantità di snack ed evitando bevande troppo zuccherate. Se dovessero manifestarsi aerofagia o meteorismo, potete ricorrere a farmaci della categoria degli adsorbenti intestinali come il carbone attivato e il simeticone.
Mal di schiena
La tensione per un’azione in attacco, l’esultanza per il gol che è finalmente arrivato o la rabbia per una rete mancata possono facilmente portare ad assumere posizioni scorrette sul divano. Per prevenire dolori alla schiena, contratture e spasmi cervicali o lombari cercate di non sedervi in maniera scomposta ed evitate di restare troppo a lungo nella stessa posizione. Se invece la vostra postura è sempre corretta, ma avete comunque dolori, allora la colpa potrebbe essere del divano o del cuscino. Per gestire questo tipo di problemi esistono farmaci antinfiammatori non steroidei impiegati per uso topico (creme, pomate, cerotti) o per via generale (bustine, compresse). Possono essere utili anche pomate a base di capsaicina, d-canfora, dietilamina in associazione e derivati dell’acido salicilico per una azione analgesica. Per aiutare il rilassamento dei muscoli e diminuire il dolore da contrattura, invece, si può optare per farmaci a base di tiocolchicoside e mefenesina in associazione.
Voce bassa
Rigori, gol, ammonizioni, espulsioni, vittorie o sconfitte: quando si guarda una partita ogni scusa è buona per gridare indignati o urlare di felicità. A farne le spese è prima di tutto la voce, che i giorni successivi al tifo sfegatato potrebbe risultare bassa e rauca. Come rimediare? Oltre a cercare di non urlare troppo, ricordatevi di prendere ampie boccate d’aria prima di iniziare a parlare: eviterete così di rimanere senza fiato e rovinarvi la voce. Cercate poi di non vedere la partita in luoghi molto freddi (condizionati), troppo caldi o in compagnia di persone che fumano.
Rischio infarto
Durante le partite della squadra del cuore i tifosi accumulano tantissimo stress emotivo. Secondo uno studio dell’Istituto di ricerca di biomedicina e di epidemiologia dello sport di Parigi condotto in occasione dei Mondiali 2014, mentre si tifa per la propria squadra la produzione di cortisolo e adrenalina sale alle stelle influenzando la frequenza cardiaca così come la pressione sanguigna. Le arterie si restringono, riducendo il flusso di sangue al cuore, mentre la milza eroga più globuli rossi e bianchi, rendendo il sangue più denso e aumentando il rischio di malattie cardiovascolari o infarto. Il rischio diventa ancor più elevato quando la propria squadra perde e se il tifoso agitato e stressato si fuma anche qualche sigaretta. Per evitare un’agitazione e uno stress eccessivo evitate di bere alcol e di fumare e cercate di seguire la partita in un ambiente familiare e poco aggressivo.