Tutte queste donne con bocche e zigomi completamente rifatti… come dire? Non mi piacciono. Sono standardizzate, inespressive e artificiali. Sono contraria all’omologazione.
Ritocchini sì, ma senza esagerare
Per me la bellezza non è legata al rispetto di rigidi canoni estetici, quanto una conseguenza della capacità di accettarsi e di stare bene con se stessi. Detto questo, chiariamolo. Non sono nemica delle tecniche di dermatologia o chirurgia estetica in sé, ma del loro abuso. Credo, infatti, che alcuni trattamenti procurino innegabili benefici, non solo in caso di cicatrici o difetti evidenti che creano complessi, ma anche contro i segni del tempo. A patto, però, che i «ritocchini» siano poco invasivi, dai risultati naturali e praticati dalle mani esperte di un professionista.
Il trattamento con il Prp
Io, per esempio, per rallentare l’invecchiamento della pelle del viso mi sottopongo da qualche tempo al trattamento con Prp, che è l’acronimo di Plasma ricco di piastrine, una tecnica consigliatami da Matteo Malacco, medico specializzato in chirurgia plastica ricostruttiva. Fondata sull’idea che la bellezza nasca da dentro e che l’invecchiamento cutaneo possa essere contrastato con l’aiuto delle sostanze presenti nel nostro corpo, la metodica si articola in tre fasi. La prima è il prelievo di una fiala di sangue che viene centrifugato per isolare il Plasma ricco di piastrine, il Prp. Poi c’è la pulizia del viso, infine il medico fa penetrare il Prp nel derma superficiale con delle micro-iniezioni. Il trattamento, indolore, dura in genere tra i 15 e i 30 minuti e non provoca alcun effetto collaterale, a parte un lieve arrossamento che scompare nel giro di poche ore. Quanto ai risultati, non aspettatevi miracoli. Ma almeno non vi ritroverete con la fisionomia stravolta e allo specchio vi riconoscerete!
Gli effetti visibili migliorano con il tempo
Gli effetti, comunque, sono visibili già dopo un paio di settimane e migliorano nei mesi successivi. La pelle del viso risulta più tonica, elastica e fresca. Insomma, si appare più riposate. Io faccio un ciclo di cinque o sei sedute all’anno, ma non prendetemi come modello assoluto. Ognuno è diverso e deve essere il vostro medico a indicarvi la soluzione e la frequenza migliori per voi.
In inverno peeling
Durante la stagione invernale, invece, mi sottopongo a due o tre sedute di peeling, una miscela di acidi che illumina la pelle e cancella le piccole rughe. Attenzione, però: questi trattamenti devono essere praticati da medici professionisti e non vanno mai fatti in primavera e in estate, perché l’esposizione al sole può provocare la comparsa di macchie sul viso. Inoltre, dopo la seduta sono necessarie alcune accortezze. Bisogna proteggere la pelle con una crema a protezione solare totale e dimenticarsi delle maschere di bellezza per almeno una settimana.
30 minuti al giorno di Trx
Ovviamente, tutto ciò serve a poco se non viene accompagnato da uno stile di vita sano e da un regime alimentare equilibrato. Io non seguo una dieta, ma mangio di tutto senza mai esagerare, privilegio metodi di cottura semplici, utilizzo molto olio d’oliva a crudo ed evito snack, merendine e fast food. Quanto alle bevande, non bevo superalcolici, né soft drink zuccherosi, ma a cena non rinuncio al piacere di un bicchiere di vino rosso. Anche il movimento gioca un ruolo essenziale. Perché, con qualche sacrificio a tavola si può perdere peso, ma senza attività fisica non si possono tonificare i muscoli. Io ho il vantaggio di avere praticato moltissimo sport fin da bambina e di aver giocato a lungo a pallavolo a livello agonistico. Non mi piacciono le palestre, così da qualche anno mi dedico in casa al TRX, noto anche come allenamento in sospensione. Bastano 30 minuti al giorno, tre volte alla settimana, per modellare e tonificare i muscoli.
Il mio impegno con Salute allo Specchio
Spero proprio che chi mi stia leggendo colga il mio messaggio: è importante curarsi, ma lo è ancora di più accettarsi. Anche per questo, dal 2017, sostengo il progetto Salute allo Specchio, ideato dalle dottoresse Valentina Di Mattei e Giorgia Mangili dell’Ospedale San Raffaele di Milano allo scopo di fare ritrovare il sorriso e la fiducia alle donne in cura per patologie oncologiche.
Attraverso gli incontri con professionisti e volontari – medici, psicologi, esperti di moda e di immagine e make up artist formati per il lavoro in ambito ospedaliero – si aiutano le pazienti a ritrovare la propria femminilità. E i risultati sono eccezionali. Le donne che sono state accompagnate alla cura del proprio aspetto, anche grazie a semplici lezioni di trucco, acquisiscono uno sguardo e un atteggiamento più positivo.
Elenoire Casalegno
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