È proprio quel momento dell’anno. Quello in cui bisogna mettere da parte copricostumi e shorts e affrontare il doloroso cambio dell’armadio per calarsi definitivamente nell’autunno. Per molti settembre è un mese difficile, proprio perché segna il passaggio dalla spensieratezza di agosto alla ripresa delle responsabilità del nuovo anno lavorativo. Per altri invece è un buon periodo, l’antipasto della stagione che amano, più fresca, colorata di rosso e arancio. Non importa da quale parte ci si schieri, l’importante è vivere al meglio il cambiamento e, per farlo, si possono seguire cinque suggerimenti di benessere, che vanno dalla tavola fino a sotto la doccia.
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Alla ricerca della vitamina D
In estate ne abbiamo fatto il pieno, grazie all’esposizione di qualità e di quantità ai raggi solari. In autunno, e a maggior ragione in inverno, invece, bisognerà fare maggiore attenzione al suo assorbimento. Anche se porta il nome di vitamina, la D è un ormone sintetizzato dal nostro corpo quando ci esponiamo al sole e quindi non si trova facilmente nei cibi. Pochi alimenti la contengono naturalmente, di cui la maggior parte non così buoni da mangiare con frequenza, tipo l’olio di fegato di merluzzo.
Il suggerimento autunnale è di esporsi circa 10-15 minuti al sole dalle 10 alle 15 quando la quota di raggi è maggiore (dalla finestra con le braccia nude, ad esempio), ma dato che non sempre c’è il sole e spesso fa troppo freddo per farlo, si consiglia di ricorrere agli integratori alimentari. Prima di farlo, chiedete consiglio al vostro medico o al farmacista: potrebbe suggerirvi un previo esame del sangue per controllare i livelli di vitamina D e successivamente indicarvi l’integrazione più adatta a voi.
Le verdure da mettere nel carrello
Cambia la stagione, cambia il carrello del supermercato. Come sempre, è importante seguire la periodicità degli alimenti, in primis verdure e frutta, così varie a seconda del mese in cui ci troviamo. Tra le novità stagionali di fine di settembre e di ottobre troviamo il broccolo romanesco e i cavolini di Bruxelles.
Il primo, di cui si mangiano le infiorescenze, si riconosce per la peculiare forma appuntita. Appartenente alla stessa famiglia del cavolo e dei cavolfiori, come loro è un’ottima fonte di vitamina A e potassio, oltre che di proteine e fibra alimentare. Notevole anche il contenuto di acido folico, perciò il consiglio è di portare in tavola questo broccolo specialmente in gravidanza o prima di rimanere incinta. I cavolini di Bruxelles, invece, sono pieni di vitamina C, di campferolo, un potente antiossidante efficace nel prevenire i danni alle cellule, e di sulforafano, che blocca il processo infiammatorio e i danni alla cartilagine delle ossa. Per questo i cavolini sono consigliati in una dieta preventiva per artrosi e artrite.
Come cucinarli? Perfetti spadellati con olio extravergine di oliva, sale, aglio e peperoncino. Ma anche nei minestroni, nelle zuppe o sotto forma di vellutate, con patate e scalogno. Quest’ultima è una ricetta particolarmente adatta alla stagione autunnale e invernale.
La frutta da mettere nel carrello
Lo stesso discorso vale anche per la frutta. Cosa c’è di nuovo al banco nel periodo autunnale? Provate i cachi e i pompelmi.
I primi si distinguono soprattutto per il quantitativo di vitamina A, importante per il benessere di occhi e pelle. Si possono trovare sia duri che morbidi, ma quando sono acerbi hanno un sapore vanigliato e un po’ stopposo, perché contengono molto tannino che può causare anche episodi di stipsi. Meglio consumarli più morbidi, conservandoli in frigo, vista la rapida maturazione.
Agrume che non ha nulla da invidiare ai più comuni arancia e mandarino, seppur dal sapore più amarognolo, anche il pompelmo è ricco di vitamine e preziosi antiossidanti. Come sempre, l’ideale è mangiarlo intero, per il prezioso contributo delle fibre alla nostra salute, ma anche il succo naturale senza zuccheri aggiunti è ricco di benefici. Tuttavia, le proprietà del pompelmo possono essere così spiccate da interagire con alcuni farmaci: particolare cautela deve averla chi assume medicinali ansiolitici e chi è in cura con le statine.
La crema a portata di mano
Nei mesi più freddi i capillari della pelle si dilatano, lasciando evaporare maggiori quantità di acqua dagli strati cutanei superficiali. Il passaggio da ambienti interni caldi e secchi a esterni, con temperature più basse, può peggiorare il grado di disidratazione.
Esistono varie tipologie di cosmetici che in autunno, e poi in inverno, posso prevenire e curare la disidratazione della pelle. In cima alla lista troviamo la crema per le mani, un must da tenere nella borsa, in bagno, sulla scrivania oppure nel cassetto dell’ufficio.
Già agli esordi dell’autunno, dunque, non abbiate timore ad utilizzare una crema idratante per ripristinare la componente idrica della pelle. Oppure emolliente, indispensabile per ammorbidire la cute, soprattutto se contenente oli naturali come l’olio di cocco, di jojoba, di mandorle dolci oppure il burro di karité e il burro di cacao. Questa tipologia di crema ridona tono ed elasticità alle pelli aride.
Rinforzo sotto la doccia
Se siete tra le persone che in autunno vedono cadere tanti capelli quante foglie dagli alberi, allora tra le abitudini di benessere della nuova stagione deve rientrare anche un prodotto specifico sotto la doccia. L’obiettivo in questo caso è rinforzare ed energizzare. Le formulazioni più consigliate, sia di shampoo che di maschere, sono a base di cheratina, vitamine A, B, E, acido ialuronico, collagene vegetale e arricchite da oli essenziali vitaminizzanti. Tutte sostanze destinare a nutrire i bulbi cutanei, affinché possano generare nuovi fusti, più sani.