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Dal concepimento al secondo anno del bambino: alla scoperta dei “primi mille giorni di vita”

Si tratta di un periodo estremamente delicato e fondamentale per le prospettive di salute del neonato. La specialista Flavia Indrio ci spiega l’importanza della prevenzione

Si chiamano “I primi mille giorni di vita” e sono l’intervallo di tempo che intercorre tra il concepimento del bambino e i due anni di età. Un periodo estremamente delicato e fondamentale della vita che può cambiare radicalmente le prospettive di salute del nascituro non solo in età pediatrica, ma anche da adulto. Numerose ricerche scientifiche dimostrano infatti che ciò che succede dentro e fuori dal pancione nei nove mesi di gestazione ha effetti sia sulla salute fisica sia su quella psicologica a breve, medio e lungo termine. Alcuni “suggerimenti” che il feto riceve già in utero, come ad esempio lo stress, la dieta o una malattia della madre, producono adattamenti biologici che anticipano il mondo in cui nascerà. Anche l’influenza dell’ambiente ha una notevole importanza sulla successiva salute e malattia del bambino. Ecco perché per le mamme è bene sapere che, adottando comportamenti e stili di vita sani ancor prima del concepimento, è possibile influenzare positivamente il suo futuro.

Nasce l’ambulatorio dei “Primi 1000 giorni di Vita” per dare supporto a donne e neonati

È da qui che il Policlinico Riuniti di Foggia, insieme all’Università di Verona, ha dato vita all’ambulatorio dei “Primi 1000 giorni di Vita”, un progetto assistenziale che ha come obiettivo quello di offrire supporto preventivo alla donna in gravidanza e al bambino nei suoi primi anni di vita, al fine di ridurre i fattori di rischio dopo la nascita. «Ciò che facciamo è passare dalla teoria alla pratica», spiega Flavia Indrio, professoressa associata di pediatria all’Università di Foggia e responsabile del progetto. «Individuiamo, insieme ai ginecologi, le donne con gravidanze cosiddette “possibilmente a rischio” e le seguiamo in tutte le fasi del pre e post partum, istruendole e guidandole».

Gruppo San Donato

È proprio durante i primi mille giorni di vita che si stabiliscono le predisposizioni per le cosiddette “malattie non trasmissibili” quali diabete, ipertensione, obesità e malattie autoimmunitarie: inoltre, si definiscono in maniera differente le funzioni cognitive comportamentali e lo sviluppo cerebrale. «Intervenendo su questo importante periodo con la prevenzione si apporta un enorme beneficio non solo in termini di salute personale ma anche di salute pubblica, visto che le malattie non trasmissibili rappresentano la prima causa di morte nel mondo occidentalizzato e uno dei più grossi impatti economici per i sistemi sanitari europei», continua la professoressa. Gli interventi di prevenzione, protezione e cura si concentrano su 7 periodi: pre-concezionale e concezionale, primo trimestre di gravidanza, secondo e terzo, travaglio-parto-nascita, primo mese di vita, primo anno di vita e secondo anno di vita.

Gli interventi di prevenzione, protezione e cura si concentrano su 7 periodi

Nel periodo pre-concezionale e concezionale ad esempio, si agisce prevalentemente sulla donna, la si informa sull’importanza di uno stile di vita sano, su quali farmaci è possibile assumere e sulla cura della sua igiene orale. Nel primo mese di vita si promuove e tutela la pratica dell’allattamento al seno come diritto del bambino, nel rispetto delle scelte materne. Durante il primo anno di vita invece si incoraggia la conoscenza della corretta nutrizione, informando sui rischi connessi al consumo di latte vaccino e si individuano precocemente gli eventuali sbilanci nutrizionali al fine di prevenire l’insorgenza di malattie future. Infine, il secondo anno di vita è dedicato alla campagna informativa sulle vaccinazioni, all’uso inappropriato di farmaci e all’importanza del ruolo del pediatra di famiglia quale professionista della salute. Appellandosi a tutte le neomamme, la dottoressa conclude con un messaggio: «abbiate cura del vostro bambino sin da quando lo avete concepito e seguite strettamente le indicazioni di prevenzione e scelta della nutrizione che vi vengono indicate da questi centri».

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Beatrice Foresti

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, insieme ad altre testate. È laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all’Università IULM di Milano e ha da poco terminato un Master in Giornalismo alla RCS Academy. È appassionata di scrittura, radio, fotografia e viaggi.
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