Andando in piscina ci si tiene in forma ma si rischia di ritrovarsi con gambe, braccia e viso che tirano. Cioè con la pelle secca, opaca e priva di elasticità.
«La colpa è del cloro, che può alterare il pH dell’epidermide e ridurne il film idrolipidico, quel sottile strato di grasso che ricopre la pelle e la protegge dalle aggressioni esterne», spiega Antonino Di Pietro (puoi chiedergli un consulto), direttore del servizio di dermatologia plastica dell’Ospedale di Inzago (Milano). Un risultato non solo antiestetico, ma che potrebbe anche rendere l’epidermide più vulnerabile a micosi e infezioni virali, come le verruche. Ecco qualche consiglio.
La doccia. Evitate i saponi comuni che hanno un’azione sgrassante. Lavatevi con prodotti poco schiumosi, che non aggrediscano la pelle.
Quelli di ultima generazione sono i detergenti a base di gomma xantana: si tratta di una sostanza naturale che ha la caratteristica di stratificarsi sulla cute creando un effetto barriera contro il cloro, una sorta di muta naturale che però permette alla pelle di respirare.
Alcuni detergenti contengono anche salvia e timo, che secondo studi recenti avrebbero effetti antibatterici e antifunginei.
Niente docce bollenti, che sgrassano la pelle, ma acqua tiepida.
L’idratazione. Asciugatevi dopo la doccia senza sfregare ma tamponandovi, poi massaggiate la crema. La più adatta per il viso è quella a base di fosfolipidi e di glucosamina, che ha proprietà idratanti ed elasticizzanti.
Per il corpo potete scegliere un olio emolliente. Il dermatologo potrà consigliarvi una formulazione che contenga grassi vegetali, simili a quelli cutanei, che sono in grado di ricostruire il film idrolipidico e di proteggere anche gli strati più profondi dell’epidermide.
Stendeteli con un rapido massaggio ma non fino al completo assorbimento. Lasciate invece che una parte penetri spontaneamente attraverso la cute.
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Lo shampoo. Il cloro della piscina può rovinare anche i capelli, aggredendo quella guaina naturale composta di scaglie di cheratina, detta cuticola, che protegge le loro parti più interne, il midollo e la corteccia.
Gli oli protettivi da applicare prima di entrare in vasca non servono a molto. Meglio, una volta usciti, uno shampoo a base di sostanze idratanti.
I prodotti di ultima generazione sono a base di lactocapil, un derivato della lattoferrina, che consente un rilascio prolungato nel tempo di cheratina, aiutando i capelli a rigenerarsi.
Il balsamo. Dopo lo shampoo, sarebbe bene applicare un balsamo a base di cheratina, collagene e proteine della seta. Stendetelo sulla chioma e lasciatelo agire per tre-quattro minuti, poi risciacquate.
Alla fine non strizzate i capelli, perché bagnati sono molto più fragili, ma tamponateli con una salvietta.
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Ultimo aggiornamento: 22 gennaio 2010