Indossare un contapassi: è questo il metodo, sorprendentemente semplice, per muoversi di più. Una spinta alternativa, quasi inconsapevole, che permette di aumentare il tempo dedicato al movimento e diminuire la sedentarietà, migliorando di conseguenza forma fisica e stato di salute. Basta averlo con sé, senza necessariamente guardarlo, per trarne vantaggio. E la conferma arriva dalla scienza.
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Lo studio americano
Le linee guida per “mantenersi in salute” indicano una media di circa 7mila passi al giorno. Molti adulti però non riescono a soddisfare i livelli di attività fisica settimanali raccomandati, complici gli impegni lavorativi, le faccende domestiche, i ritmi di vita frenetici o un’agenda fitta di appuntamenti. Di qui l’obiettivo dello studio della Brigham Young University, negli Stati Uniti, pubblicato sull’American Journal of Health Behaviour, di valutare «se anche in assenza di obiettivi e incentivi, il semplice monitoraggio della forma fisica cambia il comportamento» spiega Bill Tayler, professore della BYU Marriott School of Business, nonché autore del documento.
Per determinare in che modo il monitoraggio influenzi il conteggio dei passi delle persone, il team di ricerca ha escogitato un esperimento ingegnoso. Inizialmente ad alcuni partecipanti è stato chiesto il permesso di accedere alla funzione predefinita dell’Iphone “Salute” per avere una misura di base della distanza percorsa nelle settimane precedenti allo studio, mentre ad un altro gruppo è stato chiesto di indossare un pedometro senza display.
A distanza di due settimane i ricercatori hanno nuovamente avuto accesso ai dati sul conteggio dei passi tramite lo smartphone. Il risultato? Chi aveva indossato un contapassi aveva camminato in media 318 passi in più al giorno rispetto a chi si ero mosso senza dispositivo, a prescindere dagli obiettivi di fitness o dagli incentivi specifici e dalla possibilità di vedere il conteggio dei passi sul display. Questo perché «la sola consapevolezza che qualcosa stia monitorando i tuoi passi aumenta di conseguenza la tua attività” sottolinea Tayler.
Indossare un tracker influenza il comportamento
Come spiega il professore, «gli esseri umani sono programmati per rispondere a ciò che viene misurato perché se viene misurato, sembra essere importante. Quando le persone acquistano un Apple Watch o un Fitbit è ovvio che ciò andrà a influenzare il loro comportamento, perché l’obiettivo del dispositivo è appunto quello di camminare di più».
Ma la misurazione e il monitoraggio precedono il miglioramento non solo per quanto riguarda l’attività fisica. «Il nostro studio dimostra che se si desidera migliorare in qualcosa, come ad esempio le prestazioni sul posto di lavoro o un obiettivo di salute personale, bisogna considerare di tenere traccia dei propri progressi» conclude Christian Tadje, altro autore della ricerca.