Libertà, riposo e relax: è questo il significato della parola “vacanza”, un premio tanto atteso dopo lunghi mesi di stress, ritmi frenetici e impegni quotidiani. Il più delle volte però è proprio durante le ferie che, vittime di desideri ed esigenze, ci si ritrova imprigionati in un’altra routine, quella vacanziera, tra lunghe code in autostrada, attese infinite in autogrill, treni o aerei in ritardo e lotte contro il tempo per riservare un tavolo al ristorante oppure un lettino in riva al mare.
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Le 7 parole chiave
«Pensare di meritarsi una vacanza innesca nella nostra mente delle aspettative, spesso rischiose, che il più delle volte non vengono soddisfatte, quando invece dovremmo semplicemente viverle davvero a fondo nel presente»spiega il performance coach Giovanni Gabrielli.
Per godersi appieno il riposo basta fermare la mente su 7 parole chiave, che sono accettazione, curiosità, creatività, stupore, silenzio, esplorazione e pausa, e farne un mantra. «Queste vanno considerate come veri e propri ingredienti base per assicurarsi una piacevole pausa estiva, sia in località turistiche sia in città, ed evitare di tornare a casa ancora più stanchi, stressati e delusi di prima» continua Gabrielli.
Alcuni suggerimenti pratici
Come passare dunque dalla teoria alla pratica? Gabrielli ci guida alla scoperta di alcuni semplici suggerimenti «sulle cose di cui possiamo fare a meno (i 4 senza) e di quelle che possiamo invece integrare nella nostra vita (i 4 con) durante la pausa estiva». Chiaramente, sottolinea l’esperto, non sono ricette universali e dal risultato garantito, ma possono aiutarci a trasformare percezioni e consuetudini comportamentali in una vacanza magica.
I quattro senza
- Senza orologio. Il senso è metaforico: lasciare che le giornate non siano guidate dagli orari, ma dalle sensazioni. Mangia quando hai fame, dormi quando hai sonno ed esci quando hai piacere di farlo;
- Senza fretta e senza impegni. Incombenze e appuntamenti possono precludere la libertà, che è l’ingrediente principale per una vacanza in relax. Lascia andare quindi richieste e orari prestabiliti
- Senza calze e senza scarpe. I piedi sono costretti in calze e scarpe per tutto l’anno. Liberali: in casa stai scalzo e fuori scegli i sandali. Sembra strano, ma la libertà mentale inizia dalla libertà che dai ai tuoi piedi. Lascia che siano loro a scegliere dove portarti;
- Senza social. “Disconnect to reconnect”, è questo ciò che bisognerebbe fare per allentare la dipendenza dagli strumenti di comunicazione. Rallentane l’utilizzo e soprattutto non cercare di documentare dove sei, cosa fai, con chi sei ecc., perché così facendo trasformerai automaticamente il presente costantemente in un passato, oltre a generare confronti che spesso causano negatività.
I quattro con
- Con le persone che ci fanno stare bene. Questo è il must numero 1. Cerca di passare tempo solo con le persone che hanno un effetto positivo su di te, evita piuttosto quelle negative;
- Con il gioco. Si è soliti pensare che il periodo per “giocare” sia quello dell’infanzia, ma non è affatto così. Torna bambino, gioca con te stesso, con il compagno/a, con i tuoi figli, con gli amici, insomma gioca senza la paura di sembrare stupido.
- Con i nostri “voglio”. Elemento essenziale alla base di una vera vacanza è il rispetto dell’ausiliare “volere”. Non prevedere invece dei “devo” o “non devo” che si trasformano poi in obblighi pesanti da affrontare;
- Con un po’ di sano egoismo. Egoismo inteso semplicemente come il prendersi tempo per sé. Coccolati e fatti coccolare, cerca di non voler compiacere nessuno se non te stesso, rispetta la libertà di chi ti sta vicino, ma non sacrificare per gli altri il tuo essere. Impara a dire “no” e accetta il disagio.